mercoledì 5 dicembre 2018

ALLONS ENFANTS...



ALLONS ENFANTS...





La Francia è in fiamme. 

I cugini d'oltralpe dicono no ad una politica di austerità e all'aumento delle tasse sul gasolio e la benzina, dicono no ad una politica sovranazionale che colpisce la classe media già abbastanza tartassata dai diktat di Bruxelles, dicono no al Presidente banchiere, il faccendiere dei Rothschild, nemico giurato del popolo francese, popolo tradito in casa propria, preso in giro e che vede smantellare ogni giorno di più la propria identità culturale in virtù di un programma segreto di islamizzazione della società francese, messo in atto dal servitore e pupillo di casa Rothschild e delle élites globaliste che stanno dilaniando e distruggendo la vecchia Europa; senza alcun freno inibitorio, né alcuna remora sociale le élites mondialiste stanno compiendo il loro programma di disidentificazione e di sradicamento culturale del vecchio continente, nel più totale spregio della classe media e del proletariato urbano e suburbano delle metropoli e delle periferie, che si sentono orfane ormai di ogni riferimento politico sia di destra che di sinistra e che sono costrette a difendersi da sole, scendendo in piazza e alzando barricate. Come dar loro torto! 

Quello che accade in Francia è la stessa identica cosa che accadrà in Italia e in tutti gli altri Paesi europei. Il cliché dell'élite è infatti il medesimo per tutte le ex-nazioni del Continente. E' un po' come entrare all'IKEA: dove vai-vai, che tu sia a Parigi, a Torino, ad Atene o a Stoccolma non cambia nulla: ti sembrerà di entrare nello stesso ipermagazzino dove tutto è uguale in ogni parte del globo tu ti trovi; forse per darti la sensazione di sentirti sempre a casa? Il mondo è la tua casa?!

Quello che personalmente mi irrita di più è il rendermi conto di come questo disegno globalista, pianificato 50 anni fa dal conte Kalergij e posto oggi in opera dal nefasto George Soros, sia cavalcato dalle cosiddette "sinistre", che di sinistra nulla più hanno, nemmeno il nome, le quali, nel segno (ingannevole) della apertura e della modernità, invocano una società multirazziale e multiculturale, fingendo di credere che tutto questo significhi essere "progressisti", moderni, europei...  e chi si oppone a questa irrefrenabile corrente della storia viene spocchiosamente da loro indicato come retrogrado, populista, sovranista (termine più idiota non potevano coniare!). Lo andassero a dire ai Francesi che in massa questi giorni stanno alzando barricate e bruciando automobili!       

Questo vogliono fare dell'Europa: una specie di circo senza identità, un melting pot pan-europeo, un crogiolo di razze che si guardano in cagnesco per la sopravvivenza; caos, stupri all'ordine del giorno tra bianchi caucasici, slavi, neri e arabi; tafferugli e omicidi nelle strade e nelle piazze per invocare alfine un unico governo mondiale globale, con un esercito e una polizia mondiale al servizio delle élites. 

Se tutto questo vi piace, continuate a guardare come ebeti la tivù, assorbendo onde elf e ulf a volontà dal digitale terrestre 5G, continuate a respirare i vostri aereosol quotidiani quando uscite di casa per andare a lavorare da schiavi e vaccinate i vostri figli, per evitare che crescano sani, intelligenti, curiosi e ribelli!

Dinaweh



Guarda e ascolta
(Claude Debussy, Clair de Lune)

   


















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