giovedì 8 novembre 2018

BUFALE SU BUFALE



Diffidate delle "bufale" 
affisse ai manifesti
Chiedetevi sempre 
quali interessi miliardari 
ci sono in gioco


Dinaweh


1) Analizziamo insieme il cattivo gusto apertamente "manifesto", partorito dai 'dottor Mengele' del XXI secolo, quelli della medioevale congrega detta "Ordine dei medici", vetusta corporazione di epoca pre-moderna, sopravvissuta alla globale standardizzazione e omologazione che invece, per sua stessa natura, pone ogni prestazione, professione e competenza sul libero mercato, senza sconti, né privilegi, o protezioni di alcun genere...
Forse che questa non è la prima contraddizione che riscontriamo, se solo ci soffermiamo un attimo di fronte all'obbrobioso, offensivo e volgare manifesto in questione?! Una professione come quella medica che, in nome della tanto sventagliata modernità della scienza, si barrica dietro una vetusta e oggi mafiosa corporazione dalle origini medioevali, decontestualizzata e privata ormai del suo senso originario, quando i borghesi dei liberi italici Comuni dovevano necessariamente proteggere se stessi dai soprusi dei nobili e degli ecclesiastici...;

2) Il team dei grafici o i pubblicitari che hanno pensato di affiancare l'orsetto alla lapide tombale del presunto bimbo innocente, vittima della "paura" dei genitori, che per la loro proterva ignoranza non lo hanno vaccinato causandone la prematura scomparsa, fa da monito a chi disgraziatamente si imbatta nella visione del macabro manifesto - presumibilmente altri genitori con bimbi mentre li vanno a prendere da scuola o ve li accompagnano (li hanno affissi quasi sempre in prossimità delle scuole, se ci fate caso) - giocando sulla parola PAURA. Quella, in effetti, risulta essere la chiave di volta del loro asserto: richiamare e attivare la carica emozionale della paura in chi guarda, creando risonanza col concetto di MORTE: se non vaccini il tuo piccolo (il tenero orsetto ce lo ricorda melanconicamente, come se il piccolo fosse ancora vivo, accanto ai suoi giochi e al suo adorato 'oggetto transizionale', come avrebbe asserito l'illustre pediatra e psicoanalista Donald Winnicott!), tuo figlio muore;

Attenzione ora ai condizionamenti subliminali occulti, di cui l'immagine straripa! 

3) Osservate bene la lapide tombale: essa è posta in primissimo piano, capofila di una serie infinita di altre lapidi, tutte uguali, che si susseguono senza soluzione di continuità secondo la foggia dei cimiteri militari, quali se ne possono vedere 'degli Alleati' anche in Italia. Guardate la similitudine di cui parlo nella foto seguente:

cimitero militare canadese di Ortona (Italia)



4) Il richiamo agli Alleati che hanno sacrificato se stessi per la liberazione dell'Italia, ora latori degli ultimi progressi scientifici d'oltreoceano (Big Pharma) a disposizione di tutti attraverso la vaccinazione di massa, unico e imprescindibile rimedio taumaturgico contro morte sicura, non potrebbe essere uno dei tanti messaggi celati nell'immagine?
L'anonimità delle tombe, tutte uguali come quelle dei militari, restituisce immediatamente a chi guarda l'idea del gregge, l'omologazione e l'universalizzazione dei benefici della cura e al contempo le conseguenze nefaste per chi ha voluto distinguersi dal gregge andando incontro alla morte e quindi, alla proliferazione involontaria ma consequenziale di un altro laconico gregge: quello dei deceduti in massa (I deceduti possono anche essere persone adulte, non necessariamente bambini; infatti sullo sfondo delle tombe non si intravvedono più orsacchiotti. Ciò vuol dire che questo è un tema che prima o poi interesserà tutta la popolazione, anche quella adulta); infine dietro l'immagine si cela anche il messaggio nascosto di guerra/epidemia. Sembra di essere di fronte ad una pandemia che, come una guerra, produce copiosa i suoi morti!

5) La croce che si vede incisa sulla lapide ci dice di una comunità intera che si identifica in valori condivisi; chi ne rimane fuori ne rischia tutte le fatali conseguenze. La Chiesa avvalla e ammutolisce di fronte all'ineluttabilità della morte dovuta alla disobbedienza civile di una minoranza. Naturalmente i significati subliminali sono tutti rovesciati e  questo fa sì che rimangano irriconoscibili alla mente conscia, ma che funzionino molto bene lavorando nell'inconscio! 

6) La frase: "NON MI HANNO VACCINATO PER PAURA DELL'AUTISMO": terribile la freddezza con cui questa bambina (il fiocchetto dell'orsacchiotto è di colore rosa) si rivolge non tanto ai genitori che giudica degli assassini e da cui sembra tenere le distanze con rabbiosa rassegnazione, ma a chi si trovasse a passare di lì per caso (in realtà è come un grido urlato a tutti: un manifesto affisso sui muri delle strade, nei tabelloni pubblicitari, in prossimità delle scuole).
La correlazione vaccini-autismo viene così svilita, svuotata di ogni significato, irrisa, poiché di fronte alla certezza della morte tutte le 'tesi' vengono prese solo come congetture, supposizioni senza alcun valore scientifico, tanto da non esser prese in alcuna considerazione. La morte infatti qui sopravviene per una paura, non certo per una causa scientificamente dimostrata! Bisognerebbe dirlo a tutti quei genitori che hanno avuto figli danneggiati da vaccino... Ma qui, naturalmente ogni contraddittorio non è ammesso, nemmeno sotto forma di dubbio o interrogativo!

7) infine, date uno sguardo ai cieli sovrastanti l'intera immagine:

cieli chimici a josa, anche sopra la dimora dei morti! Gli stessi componenti chimici dei vaccini ce li ritroviamo sulle nostre teste, sia da vivi che da morti: alluminio, bario, torio radioattivo, spore di virus... non si sfugge! In lontananza, sullo sfondo, un albero spoglio e secco, forse ad indicare la presenza della 'Grande Mietitrice', sempre incombente e minacciosa, se non ci si attiene ai diktat della scienza.

8) Il medico allineato al sistema diventa quindi l'unico arbitro che può solo confermare l'efficacia delle vaccinazioni contro ogni fantomatico e ipotetico rischio per la salute. Come da protocollo, diventa un burocrate, mero funzionario ed esecutore della legge, senza più chiamare in causa la propria coscienza né il lecito dubbio sull'efficacia della cura (come ontologia professionale contempla), che qui viene standardizzata per l'universo mondo, il gregge appunto, senza eccezioni alcune. Alle domande, ai dubbi e alle evidenze scientifiche non autorizzate di genitori scrupolosi e responsabili, il medico vaccinatore di turno si nasconderà dietro lo scudo della legge in vigore. Dirà: "Lo dice la legge", dimenticando per sempre di usare scienza e coscienza. Tanto meno si fa qui cenno ai medici dissidenti i quali, non rientrando più nella medioevale corporazione professionale per via della radiazione dall'Ordine, sono ridotti allo status di extra-lege.


Appello ai naviganti

Dopo aver preso atto della grave discriminazione fatta ormai spudoratamente alla luce del sole da una classe medica avida e corrotta, ultimo anello di una catena che prende gli ordini da persuasori occulti d'oltreoceano, attraverso le potenti lobbies chimico-farmaceutiche, perpetrata ai danni della salute del singolo e del benessere delle famiglie che nel corso di decenni sono state colpite da disturbi e danni irreversibili nelle giovani vite dei loro figli, non ci resta che unire le forze, al di là di ogni differenza concettuale sul come operare per adottare una strategia difensiva e alternativa all'obbligo vaccinale, da parte di tutte le associazioni sul territorio nazionale, dei privati cittadini e di tutte quelle famiglie che, pur non riconoscendosi in alcuna delle associazioni a difesa della libertà di scelta, portano avanti la loro battaglia in difesa della medesima libertà.
Invito quindi tutti voi, tutti noi che ci riconosciamo in questa lotta per la civiltà contro la barbarie delle lobbies e contro l'arroganza di una scienza senza coscienza a rispondere con altrettanta sfacciataggine, ma non sconsiderata come la loro, nell'affiggere per i muri di tutte le città italiane manifesti altrettanto portentosi e non vili come i loro... Manifesti su tutti i muri per dire che ci siamo, che siamo tanti e che, soprattutto, SIAMO UNITI! 

Prego pertanto tutte le associazioni, i liberi cittadini, il dott. Dario Miedico con il movimento SI-AMO, MEDICINA DEMOCRATICA, l'ASSOCIAZIONE VERITAS, POPOLO UNICO, COMILVA CORVELVA, CONDAV e tutti coloro che non ignorano il pericolo che tutti noi come comunità civile e come singoli cittadini corriamo, di organizzare una campagna mediatica senza precedenti, attraverso l'affissione di manifesti ed eventualmente con la presenza sulle strade e sulle piazze italiane di gazebo e banchetti di informazione.

Mettiamo da parte tutte le differenze (le differenze sono un valore aggiunto, non un ostacolo alla conoscenza) e uniamo le forze per un obiettivo comune. Continuando a rimanere divisi, ognuno sulle proprie posizioni a volte piccate, a volte autoreferenziali ed egoiche, non facciamo altro che dare forza 'al nemico', perdendo autorevolezza e disperdendo le forze. 
Creiamo un Comitato che rappresenti tutte le forze in campo e per azioni mirate come questa, soltanto per azioni mirate; troviamo un accordo di minima attraverso cui incidere ed operare uniti. Ognuno di noi, sia come Associazioni, movimenti o come singoli cittadini, può continuare a perseguire le proprie linee di forza, i propri obiettivi peculiari secondo il proprio modo di essere e secondo le proprie finalità specifiche.
Chi legge questo post può dunque lasciare un commento in fondo alla pagina con eventuali riferimenti mail per avviare tutti insieme un'azione congiunta: arginare la deriva dilagante dello strapotere mediatico nelle mani di una scienza senza coscienza che ora siamo costretti a vedere affisso ai muri delle nostre città in manifesti che offendono la ragione, la dignità delle persone e sono uno schiaffo per tutti coloro che hanno subito danni irreversibili alla salute a causa degli sporchi vaccini. 

Conclusioni

Concludo questo post con le parole di un grande profeta dei nostri giorni: Ivan Illich, che già diversi decenni fa ci metteva in guardia, con i suoi scritti, sulla pericolosità della delega, atteggiamento pervasivo in ogni aspetto e pratica della società contemporanea: dalla gestione della salute a quella dei trasporti, all'istruzione, ecc. Ricordo di esser rimasto attratto quando, ancora ventenne, mi imbattei nei suoi saggi: uno in particolare attrasse la mia attenzione; sembrava profetico: quello intitolato Disoccupazione creativa. Ecco cosa scriveva invece a proposito dello strapotere della classe medica e degli interessi miliardari che soggiacciono ai diktat delle cure e dei farmaci:  

  
      "La corporazione medica è diventata una grande minaccia per la salute".

Lo scriveva nel 1976 in Nemesi medica. L'espropriazione della salute.

Eccolo, di nuovo, nell'Introduzione al testo sopracitato:

Un sistema di tutela della salute a carattere professionale e basato sul medico, una volta cresciuto al di là dei limiti critici, diventa patogeno per tre motivi: produce inevitabilmente un danno clinico che sopravanza i suoi potenziali benefici; non può non favorire, pur se le oscura, le condizioni politiche che rendono malsana la società; tende a mistificare e a espropriare il potere dell'individuo di guarire se stesso e di modellare il proprio ambiente. I sistemi sanitari contemporanei hanno superato questi limiti di tollerabilità. Il monopolio medico e paramedico sulla metodologia e sulla tecnologia dell'igiene è un esempio lampante del cattivo uso politico delle conquiste scientifiche, deviate a rafforzare la crescita industriale anziché personale. Questa medicina non è altro che un mezzo per convincere chi è stanco e disgustato della società che in realtà è lui che è ammalato, impotente e bisognoso di riparazione tecnica.

Ripropongo nuovamente la visione del seguente video, soprattutto per chi nutrisse ancora dubbi su quanto il principio di non nocuità venga praticamente non più preso in considerazione dalla pratica massiva delle vaccinazioni, in nome esclusivamente di interessi miliardari. Lo dimostrano le testimonianze che avrete modo di ascoltare e di vedere.
Ringrazio tutti coloro i quali sapranno per una volta porre da parte le differenze, quindi vedere non ciò che vi divide, ma ciò che vi unisce.
Grazie. Buona visione!

Dinaweh






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