domenica 25 febbraio 2018

L'ERA FUTURA - Max Heindel


L'ERA FUTURA


Max Heindel

Quando parliamo dell'era futura del "nuovo cielo e della nuova terra", menzionati nella Bibbia, oppure dell'Era dell'Acquario, la differenza può non risultare chiara nello spirito dei nostri studenti.
La confusione delle parole genera spesso errori che l'insegnamento rosacrociano cerca di evitare, adoperando una nomenclatura ben definita. Talvolta è necessario un grande sforzo per liberarci dall'oscurità scaturita dalle nebulose concezioni di altre persone, sincere quanto l'autore di questi scritti, ma che non hanno l'opportunità di accedere agli insegnamenti incomparabili della Saggezza Occidentale.
Le nostre opere insegnano che quattro grandi epoche di sviluppo precedettero il presente ordine di cose: che la densità della Terra, le sue condizioni atmosferiche e le leggi di natura, esistenti in un'epoca, erano completamente diverse da quelle di altre epoche, così come la struttura fisiologica dell'umanità, in una determinata epoca, differiva da quella di altre epoche.
I corpi di ADM (nome che significa "terra rossa"), ovvero dell'umanità della Lemuria incandescente, erano formati dalla polvere della terra,, cioè fango vulcanico rosso e caldo, perfettamente adattato all'ambiente circostante. La carne e il sangue sarebbero stati arsi dal terribile calore di quel tempo e, benché essi siano adatti alle attuali condizioni, Paolo di Tarso dice che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio. E' dunque ovvio che, prima che si instauri un nuovo ordine di cose, la struttura fisiologica umana debba mutare radicalmente, per non parlare del lato spirituale. Occorreranno secoli prima di riuscire a rigenerare l'intera razza umana e adattarla a vivere in corpi eterici.
D'altra parte, un nuovo ambiente non si manifesta in un solo istante, sin dai tempi più remoti. Quando le nebbie dell'Atlantide incominciarono a diradarsi, alcuni tra i nostri antenati avevano già sviluppato polmoni embrionali e furono spinti a vivere in luoghi montagnosi prima dei loro fratelli. Essi vagabondarono nella solitudine, mentre la "terra promessa" emergeva dalla nebbia più leggera e i loro polmoni, che contemporaneamente si sviluppavano, si adattarono alle nuove condizioni atmosferiche.
Due nuove razze nacquero nei bacini terrestri, prima che la successione dei diluvi le spingesse sulle zone montagnose; l'ultimo diluvio avvenne nel momento in cui il Sole entrò nel segno d'acqua del Cancro, circa 10.000 anni fa, come i sacerdoti egizi riferirono a Platone. Vediamo quindi che, allorché una nuova era si preannuncia, non avvengono, per tutta la razza umana, dei cambiamenti subitanei di costituzione o di ambiente, ma piuttosto di trasformazione, che consente, a quasi tutta la razza, di entrare nelle nuove condizioni con adattamenti graduali, sebbene il cambiamento possa apparire improvviso a coloro in cui si compie inconsciamente. La metamorfosi del girino, che passa dall'elemento liquido all'aria pura, dà un'analogia del passato, e la trasformazione del baco da seta in farfalla è un paragone per l'era futura.
Quando, per precessione, il Sole entrò nel segno celeste dell'Ariete, ebbe inizio un nuovo ciclo e la "buona novella" fu predicata dal Cristo. Egli dichiarò implicitamente che il nuovo cielo e la nuova terra non erano ancora pronti, allorché disse ai suoi discepoli: "Voi non potete seguirmi adesso dove vado, ma mi seguirete più tardi. Vado a prepararvi un posto. E quando me ne sarò andato e vi avrò preparato il posto, tornerò e vi prenderò con me [...]"

In seguito Giovanni vide, in una visione, la nuova Gerusalemme che scendeva dai cieli e Paolo di Tarso insegnò ai Tessalonicesi, quando disse "secondo le parole del Signore" che coloro che saranno Cristi, al Suo ritorno, saranno portati "nell'aria" a incontrarsi con Lui e con Lui rimarranno durante quel periodo.
Ma, nel corso di questi mutamenti, vi sono dei pionieri che entrano nel regno di Dio prima dei loro fratelli. Il Cristo, in Matteo XI: 12, dice che "il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono". Vi sono uomini e donne che hanno già imparato, con vite di servizio e di santità, ad abbandonare il loro corpo di carne e sangue in modo intermittente o permanente e a percorrere i cieli con piedi alati, rivestiti dell'eterico "manto nuziale" della nuova dispensazione, per servire il loro Signore. Un simile mutamento può ottenersi con una vita di semplice servizio e di preghiera, come la praticano i cristiani devoti, a qualsiasi Chiesa essi appartengano, come pure mediante gli esercizi particolari dati dalla Fraternità Rosacrociana. Questi esercizi, tuttavia, non daranno alcun risultato, se non saranno accompagnati da continui atti caritatevoli, perché l'amore sarà la nota dominante dell'era futura, così come la legge lo è dell'ordine attuale delle cose. L'amore, intensamente espresso, aumenta la luminosità fosforescente e la densità degli eteri costituenti il nostro corpo vitale, mentre le correnti vorticose sciolgono il vincolo, che ci lega a questo involucro mortale, e l'essere umano, che un giorno nacque dall'acqua, dopo la sua uscita dall'Atlantide, nasce allora dallo spirito, nel regno di Dio. La forza dinamica del suo amore gli ha aperto un sentiero verso il paese dell'amore, e, così, è indescrivibile la gioia di coloro che già vi si trovano, ogni volta che vi giunge una nuova recluta, perché essa accelera la venuta del Signore e lo stabilirsi definitivo del Suo regno.

Si ode spesso un grido tra coloro che hanno tendenze religiose: "Fra quanto tempo, Signore, fra quanto tempo?" E malgrado la normale dichiarazione di Cristo, secondo cui Lui stesso ne ignorava il giorno e l'ora, falsi profeti continuano a guadagnarsi la credulità del prossimo, profetando che il Suo avvento avverrà in un tale o talaltro giorno, risultando poi immancabilmente sconfessati, allorché, giunti al giorno indicato, non accade nulla. Il problema è stato discusso anche tra i nostri studiosi e il presente capitolo è un saggio che mostra quanto sia erroneo voler fissare il secondo avvento da qui a 50 o 500 anni. I Fratelli Maggiori si rifiutano di toccare l'argomento, se non per indicarci ciò che prima deve essere compiuto. Ai tempi del Cristo, il Sole era a circa sette gradi dell'Ariete.
Sono occorsi 500 anni per raggiungere, per precessione, il 30° dei Pesci. Durante tale periodo, la nuova Chiesa ha vissuto una fasi di violenza offensiva e difensiva, ben giustificata dalle parole del Cristo: "Io non porto la pace, ma la spada". Millequattrocento anni sono poi passati, sotto l'influenza negativa dei Pesci, che ha rafforzato i poteri della Chiesa e assoggettato il popolo in credi e dogmi.
Verso la metà del secolo scorso, il Sole giunse nell'orbita d'influenza del segno scientifico dell'Aquario e benché occorrano ancora circa seicento anni prima dell'inizio di quell'era, è interessante notare i cambiamenti che questa prima e leggera influenza ha provocato nel mondo. Il limitato spazio consentito dal presente libro non ci permette di dilungarci maggiormente sul progresso fatto da allora, ma non è superfluo affermare che la scienza, l'inventiva e l'industria, che ne risultano, hanno completamente cambiato il mondo, la vita sociale e le condizioni economiche. Il progresso compiuto nei mezzi di comunicazione ha molto contribuito a sradicare i pregiudizi razziali e a prepararci alle condizioni di Fratellanza Universale. I mezzi di distruzione sono diventati talmente micidiali che le nazioni belligeranti saranno costrette, fra non molto, a "forgiare le loro spade in aratri e le loro lance in falci". La spada ha regnato nell'era dei Pesci, ma la scienza governerà nell'era dell'Aquario.
Nel paese ove il Sole tramonta, noi possiamo sperare di v edere per primi le condizioni ideali dell'era dell'Aquario. L'unione della religione e della scienza formerà una scienza religiosa e una religione scientifica, le quali favoriranno largamente la salute, la felicità e la gioia di vivere.





Max Heindel, Spigolature di un mistico, ed. del Cigno, 1995, pp. 79-83. 

















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