domenica 10 dicembre 2017

PAZIENZA E BEATITUDINE

PAZIENZA E BEATITUDINE 




Ho visto e sentito la Presenza,
 nello sguardo dolce di un pony, 
mentre pulivo la sua stalla; 
l'ho sentita nello sterco 
che ammucchiavo nella cariola; 
era nella paglia che riponevo,
 dopo aver pulito il suo giaciglio. 

Ho ascoltato il suono della pioggia in mezzo agli alberi d'inverno e l'ho sentita 
tra le foglie tintinnanti e fradicie 
al tocco delle gocce che senza fretta tutte le vestivano. 

Era nella terra che i miei piedi calpestavano, soffice delle foglie secche e dei rami che ceduto hanno il passo ai nuovi virgulti per la nuova primavera.
L'ho percepita nello sguardo di mille volti, 
in mezzo al frastuono della città, 
nel fragore di auto veloci e nel suono delle sirene; 
era nelle luci dei semafori e nell'energia che dà vita ai colori delle insegne natalizie. 

Quando non avrò più desideri, sarò finalmente 
un uomo libero! 

Per ora mi dibatto ancora nel clamore dei giorni 
in cerca di un amore 
che attracchi al porto del mio cuore, 
come bastimento ricco di sorprese e di festanti gioie.

Eppure Tu sei nella calma e nella magnificenza del grande albero che si offre a ricevere il prana benedetto, senza nulla aspettarsi, senza alcun obiettivo da raggiungere che non sia l'esserci.

Quando non avrò più desideri, sarò finalmente 
un uomo libero!  

La mia beatitudine è la pazienza.
Nessuna attesa, nessun attracco al mio porto.
Nessun desiderio frammezzo, tra me e Te. 
Beato sarò quando più nulla attenderò che accada. Persino te musica,  
lascia alla tua danza il mio silenzio.

Che tutti i clamori e i desideri si ricongiungano
 al loro centro, 
senza più nulla raggiungere, 
senza più nulla desiderare 
che  altro non sia da Te. 


ARAMASS KOSTERIO RAMASYR

Gaia, 10 dicembre 2017

Nessun commento: