domenica 4 aprile 2021

AMATEVI L'UN L'ALTRO COME IO HO AMATO VOI


AMATEVI L'UN L'ALTRO


COME IO HO AMATO VOI



Ecco, in realtà le cose sono più semplici del previsto. Non esiste religione alcuna, nemmeno quella cristiana, che possa farci comprendere l'insegnamento degli insegnamenti: quello di amarci l'un l'altro. Non si tratta di sentimentalismo a buon mercato, ma dell'unica vera via attraverso la quale il disegno della trasformazione del mondo può attuarsi, per uscire dalla sofferenza che allontana l'uomo da sé e dagli altri, creando separazione e lotta. Che cosa sono le guerre infatti se non la manifestazione esteriore della separazione che è dentro l'uomo, estraneo e ostile a se stesso?

Il messaggio del Gesù diventato Cristo, non è quindi un messaggio "religioso"; non si tratta di un messaggio "sacro", ove il termine sacrum significa 'separato, avulso dall'ordine delle cose umane, luogo della divinità, ove tutto è unito e scevro da ogni multiforme manifestazione di sé'. Il messaggio che viene riferito dal Cristo è invece un messaggio che sta nell'ordine cosmico dell'intera creazione. Essa stessa vibra di amore infinito e incondizionato; quello ne diventa ed è di per sé il timbro, il tono, la voce che risuona come ridondanza infinita nel cosmo, ciò dal quale tutto si forma e si manifesta. Allontanarsi da quel tono, da quella vibrazione primordiale, significa rigettare la propria stessa natura, che in essa si allaccia e da cui tutto scaturigina. Significa strapparsi via dalla radice stessa della vita che chiede di essere celebrazione di quell'Amore scatenante la vita stessa. E' insomma un atto di suicidio. Ed è sotto gli occhi di tutti constatare come il suicidio del singolo sia anche un suicidio collettivo.
Escludere se stessi dal disegno e dal moto universale infatti significa perdersi, a volte definitivamente. 
Occorre quindi abbandonare la convinzione erronea secondo la quale tale invito sia rivolto solo a coloro che oggi si identificano come "cristiani", uno sforzo necessario per guadagnarsi il Paradiso. Non è affatto così! 
Gesù, diventato Cristo, non apparteneva alla casta dei sacerdoti; i suoi insegnamenti prendevano lo spunto dalla Legge, ma erano venuti a perfezionare la legge. Egli venne a portare all'uomo la chiave di lettura universale per la comprensione di quella legge che era diventata asettica e lontana dall'uomo: quella chiave era l'Amore.     
Ho parlato di una chiave di lettura "universale", non esclusiva, né particolare, quindi, non religiosa. Gesù, come Buddha, non venne a fondare nessuna religione: Gesù non era cristiano, come Buddha non era buddista! Furono Maestri di scienza: la scienza dello Spirito. E poiché è dallo Spirito che origina la creazione, hanno indicato la via più breve ed efficace che desse all'umanità la possibilità di evolversi, secondo le leggi universali.

Abituiamoci una buona volta a comprendere che ciò di cui tutti i più grandi Avatar hanno parlato, non è da ascrivere ad alcuna religione; essi non sono mai venuti a fondare alcuna confessione, alcun dogma. Hanno solo spiegato le leggi che governano l'Universo; hanno fatto vedere all'uomo la via Maestra per realizzare il dàimon (avrebbero detto i Greci), racchiuso in ciascun di noi. Quel demone che dev'essere inteso come il compito, la realizzazione di ciò che siamo venuti a fare nella materia, espressione dello Spirito.
E' ora che l'umanità diventi adulta e che si emancipi dall'inganno della delega, che ha rappresentato per millenni e continua tuttora a rappresentare la morte della coscienza! Non abbiamo più bisogno di qualcuno che ci dica cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. In realtà, non ne abbiamo mai avuto bisogno, ma lo abbiamo accettato come compromesso, perché era necessario per arrivare sin qui, per giungere finalmente ad una comprensione più profonda delle cose. 
L'unica legge è quella dell'Amore. E' sufficiente essere in contatto col cuore e fare della propria vita una fonte di Amore inesauribile. Scopriremmo che il Regno è già qui. Tutto il resto ci verrà dato in abbondanza. 
Questo sia per me l'augurio a tutti i lettori del blog, proprio in occasione delle feste del Natale. Che sia il nostro Natale, la nostra nuova vera nascita nell'Amore.
Namasté.


Dinaweh 


P.S. post già pubblicato precedentemente.

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