lunedì 16 gennaio 2017

IL CAMBIAMENTO: CRESCENTE POLARIZZAZIONE TRA OMBRA E LUCE. IL CASO UDO ULFKOTTE



IL CAMBIAMENTO:
CRESCENTE POLARIZZAZIONE


TRA OMBRA E LUCE.
IL CASO UDO ULFKOTTE

(Dinaweh)

Come abbiamo avuto modo di ricordare nel post precedente, le forze in campo - l'Ombra e la Luce - sono al rush finale, pronte a sfidarsi su questo pianeta per l'ultima volta e, questa volta, definitivamente. Sappiamo che il piano divino ha già previsto la vittoria della Luce e ha già deciso che Gaia compirà il suo salto dimensionale. 
Ciò non toglie che il gioco non si faccia duro e che ogni anima non venga passata al crogiolo delle prove: le prove sono quelle messe in campo non tanto dalla personalità, ma dall'anima stessa, che reclama per sé il passaggio con Gaia alla quinta dimensione! 
Un passaggio di tale portata però occorre meritarselo; occorre superare l'esame più arduo, quello con le proprie paure più recondite, con le resistenze al cambiamento che incombe su ogni essere vivente di questo e di altri pianeti del sistema solare e della Galassia. 
Tale cambiamento non è qualcosa che si può fermare o una scelta che si può evitare: esso è un processo inesorabile e di portata cosmica, che avviene a prescindere da che lo si voglia o no. Fa parte dell'evoluzione dell'Universo e delle civiltà che lo abitano; si può descrivere come il processo di crescita dell'uomo, che da neonato diventa bambino, poi adolescente, fino a diventare giovane, adulto e infine anziano, fino alla morte del corpo fisico, prima di una nuova rinascita, magari in un'altro Universo, Galassia o dimensione...


A riprova di ciò che è stato ricordato nel post precedente,
"Tutto viene mosso con ancora più enfasi e ciò significa che ogni creatura vivente sul Pianeta verrà spinta a risolvere le proprie dinamiche interiori distorte, in nome della Luce.
Ciò porterà una polarizzazione ancora più netta e potente negli eventi globali."
(Gaetano Pedullà)

riporto la testimonianza di un'anima risvegliata, che ha pagato con la vita il coraggio di dire di no alla menzogna che lei stessa aveva per lungo tempo accettato, come giornalista del mainstream occidentale. Si tratta del giornalista tedesco Udo Ulfkotte, trovato morto a 56 anni per un attacco cardiaco.
Nel suo libro-denuncia "Giornalisti comprati" (2014), egli descriveva i metodi con cui la CIA imbecca, istruisce e paga (fino a 20 mila dollari) i giornalisti tedeschi e non solo (in genere tutti quelli dei Paesi occidentali o filo-occidentali, tra cui anche i giornalisti italiani), perché scrivano e raccontino storie favorevoli all'establishment politico americano.
Prima di tutto - raccontava Udo Ulfkotte -  è necessario dare autorevolezza al giornalista a libro paga, facendo riportare i suoi articoli, offrendogli copertura internazionale e premiando i suoi libri. Nel momento in cui però dovesse trasgredire alle regole (cioè la linea filo-atlantica), le conseguenze sarebbero altrettanto note, ossia la perdita del lavoro e il triste isolamento professionale.
Negli ultimi tempi Udo Ulfkotte stava indagando su presunte violazioni della Costituzione tedesca da parte della cancelliera Angela Merkel. 
Godetevi la sua denuncia televisiva, che gli ha procurato la sua condanna a morte, fino a quando sarà possibile vederla su internet, prima che venga oscurata.








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