mercoledì 25 maggio 2016

Del perché sulla dieta vegetariana (parte prima)

Del perché 

sulla dieta vegetariana
(parte prima)


Avete mai provato a usare Google maps, quando avete necessità di trovare una località di vostro interesse?
Ecco: comprendere il perché della dieta vegetariana assomiglia un po' a cercare sulla mappa di Google quella località. All'inizio la mappa si presenterà molto ridotta e focalizzata sul punto, ma se volessimo allargare il campo visivo lo zoom ci permetterebbe di estenderlo su una regione molto più vasta, fino a rimpicciolire così tanto il nostro focus, da permetterci una visione d'insieme più ampia, corrispondente a tutto quello che il satellite può includere dal suo posizionamento a migliaia di chilometri dalla Terra, al punto che potremmo vedere il pianeta persino nella sua interezza, se ciò fosse programmato e consentito dall'applicazione.
Bene: ci sono diversi gradi di consapevolezza e di significato che inducono le persone a scegliere di assumere una dieta vegetariana, sia che ne siano consapevoli o meno. Le motivazioni consapevoli possono corrispondere a tutti quei benefici che ormai anche la scienza dell'alimentazione assume come fondati e veritieri e che spingono molte persone ad evitare ordinariamente il consumo delle carni, soprattutto quelle rosse; poi ci sono quelle motivazioni per alcuni inconsapevoli, per altri consapevoli, che corrispondono a quella visione dall'alto... proprio come quella che ci concede il satellite, quando viene puntato sulla località di nostro interesse, fino ad allargarsi così tanto da farla sparire nell'insieme più vasto dell'intero emisfero o del pianeta nella sua totalità.

E' evidente che ci debba essere una spinta interiore che va ben al di là dei benefici fisici che l'astensione dalle carni procura. Essendo infatti l'uomo un Essere spirituale incarnato in un corpo fisico denso e dotato di altri corpi più sottili, nel momento in cui decide di progredire nella propria ricerca interiore, sente il bisogno di abbandonare le vibrazioni più basse, per salire verso quelle più elevate e per far questo come logica conseguenza ha necessità di correggere la sua alimentazione, nutrendo "gli altri corpi", oltre quello fisico, con sostanze più raffinate e nobili, quali la frutta e la verdura. 
Per questo motivo ho pensato di trascrivere il capitolo "Argomenti in favore del regime vegetariano" tratto dal libro "Principi occulti di salute e guarigione" che invito tutti i cercatori ad acquistare e che non smetterà di stupirvi! Questo testo fu scritto diversi anni or sono da Max Heindel, iniziato e messaggero della fraternità Rosacroce, che dedicò la totalità della sua vita alla diffusione degli insegnamenti del Cristianesimo esoterico. Qui vengono trattati tutti gli argomenti che riguardano il vegetarianesimo come pratica di alimentazione e di crescita spirituale.  
Dopo questa lettura, che divideremo in due parti, per non stancare il lettore, sarà più chiaro a molti di voi del perché praticare normalmente una dieta vegetariana. Esistono quindi motivazioni di benessere fisico, uniti a stati di progresso animico-spirituale che è bene conoscere, non tanto per spezzare una lancia in favore della dieta vegetariana a tutti i costi, ma per cogliere le motivazioni profonde per cui molte persone nel mondo oggi rifiutano di mangiare carne, sia che siano consapevoli dei concetti esoterici espressi in questo testo, sia che non lo siano affatto.
Vi lascio dunque alla lettura.

Dinaweh



"Argomenti in favore del regime vegetariano"

La maggior parte delle persone crede che un pasto senza carne sia insufficiente. Da tempo immemorabile si è creato il postulato che la carne sia l'alimento nutriente più di qualsiasi altro. Gli altri cibi sono generalmente considerati dei semplici accessori, che possono fare da contorno alle carni.Niente di più falso. L'esperienza ha dimostrato che le verdure hanno un valore nutritivo molto più elevato. E' facile renderci conto del perché, se consideriamo la questione dal punto di vista spirituale.

Noi assimiliamo il cibo in virtù della seguente legge: "nessuna particella alimentare può servire a costruire il corpo fino a quando non sia stata assimilata dallo Spirito interno". E' indispensabile che lo Spirito rimanga padrone assoluto e incontrastato del nostro corpo di cui governa rigorosamente tutte le cellule. In mancanza di ciò, ciascuna di esse lavorerebbe per proprio conto, proprio come succede quando l'Ego abbandona il corpo denso, che va perciò in putrefazione.


E' evidente che più la coscienza della cellula è debole, più è facile dominarla e più a lungo essa rimane assoggettata. Ogni regno ha i propri veicoli e i propri stati di coscienza: il regno minerale possiede solo un corpo denso e il suo stato di coscienza corrisponde allo stato di trance. sarebbe dunque troppo facile governare le cellule alimentari provenienti direttamente dal regno minerale. esse rimarrebbero in noi più a lungo, risparmiandoci la pena di fare dei pasti frequenti. Disgraziatamente il corpo umano ha raggiunto un grado di vibrazione talmente elevato per cui gli è impossibile assimilare direttamente le particelle minerali inerti. Il sale e le sostanze analoghe vengono eliminate dal nostro organismo immediatamente dopo essere state ingerite, perché ci è impossibile assimilarle. L'aria è piena di azoto di cui necessitiamo per riparare l'usura del corpo. Lo respiriamo, ma non possiamo assimilarlo. E nemmeno assimiliamo le altre sostanze minerali fin tanto che non sono passate nel laboratorio della natura e non sono state integrate dalle piante.

Le piante possiedono un corpo denso e un corpo vitale che consente loro di assimilare le sostanze minerali. La loro coscienza è quella di un sonno profondo senza sogni. Perciò è facile all'Ego dominare le cellule vegetali e tenerle sotto il suo dominio per molto tempo. E' la ragione per la quale i vegetali hanno un grande potere nutritivo. Per contro, le cellule alimentari di provenienza animale sono già più individualizzate, poiché l'animale possiede un corpo del desiderio che gli conferisce natura passionale. Quando mangiamo la carne ci è più difficile governare le cellule il cui grado di coscienza è analogo a quello del sogno. Pertanto esse non restano a lungo sotto il nostro dominio. Ne risulta che un regime carneo esige dei pasti più abbondanti e più frequenti di un regime vegetariano.Supponendo che ci si possa nutrire della carne di animali carnivori, saremmo sempre affamati, in quanto le cellule di questi animali sono altamente individualizzate, per cui cercano di liberarsi il più presto possibile. La cosa è evidente se si pensa alla rapacità del lupo e dell'avvoltoio, oppure al cannibale la cui fame perpetua è diventata proverbiale. Poiché il fegato dell'uomo è troppo piccolo per poter rimediare ai disordini causati da un regime carneo normale, è evidente che se il cannibale si nutrisse esclusivamente di carne umana, invece di prenderla solo in casi eccezionali, non tarderebbe a soccombere, perché, mentre gli idrati di carbonio, gli zuccheri, l'amido e i grassi non sono nocivi all'organismo essendo espulsi dai polmoni sotto forma di acido carbonico, tramite la respirazione o le vie urinarie, l'eccedenza di carne viene normalmente espulsa, ma depone nel nostro corpo il nocivo acido urico. In breve, è ormai assodato che meno mangiamo carne meglio stiamo.

E' naturale che si desideri mangiare il migliore cibo possibile. Ma bisogna pensare che la carne degli animali contiene tutti i veleni della decomposizione. Il sangue venoso è carico di acido carbonico e di altri elementi nocivi che, passando dalle reni e dai pori della pelle, vengono espulsi sotto forma di urina e di sudore. Queste sostanze tossiche esistono in tutto il corpo degli animali. Quando mangiamo carne, ci riempiamo di veleni tossici. Molte malattie sono dovute al consumo di alimenti carnei. E' stato ripetutamente provato che un regime carneo sviluppa gli istinti feroci. Gli animali da preda e certi indiani del Nord America, grandi consumatori di carne, rappresentano esempi significativi. Per contro, la natura docile e la forza prodigiosa del bue, dell'elefante e del cavallo dimostrano esaurientemente l'effetto del regime vegetariano. La natura calma delle nazioni vegetariane del lontano Oriente sostiene la nostra tesi che è contraria al regime carneo.

Quando adottiamo un regime vegetariano sfuggiamo a uno dei pericoli più seri che minacciano la nostra salute, cioè la putrefazione delle particelle di carne che si fermano tra i denti.
La frutta, la verdura e i cereali sono per natura lenti a putrefarsi, in quanto ogni particella contiene una grande quantità di etere, che li conserva per lunghi anni e li rende piacevoli al gusto, mentre l'etere che penetra nel corpo vitale dell'animale di cui mangiamo la carne, si allontana con i veicoli superiori nel momento in cui l'animale viene ucciso; il pericolo di infezione è molto ridotto quando si ingeriscono alimenti vegetali, che sono anche considerati fortemente antisettici. Questo rilievo si applica particolarmente agli agrumi (arance, limoni, pompelmi, ecc.), senza parlare del re della frutta antisettica, l'ananas, usato spesso con ottimi risultati per guarire la difterite, malattia piuttosto temibile. Quindi, anziché avvelenare il tubo digerente con materie putrescibili come la carne, la frutta pulisce e purifica l'organismo. L'ananas è uno dei più preziosi aiuti di cui dispone l'uomo per facilitare la digestione. E' un alimento di gran lunga superiore alla pepsina e per procurarselo non è necessario ricorrere ad atti crudeli.

Il nostro corpo contiene 12 sali; essi sono necessari alla sua costruzione. Corrispondono ai 12 segni dello Zodiaco e hanno importanza vitale. Contrariamente a quello che si potrebbe supporre, non si tratta di sali minerali, ma di sali vegetali. I minerali non hanno corpo vitale, che solo permette l'assimilazione. Per questa ragione possiamo procurarci questi sali solo nel regno vegetale.

I medici pretendono di estrarli anche in laboratorio, ma non è esatto. Non si rendono conto che il fuoco impiegato a tale proposito distrugge il corpo vitale dei vegetali, come distrugge i corpi che si fanno cremare, lasciandone solo dei residui minerali. Ne consegue che, se abbiamo bisogno di rinnovare la provvista di alcuni sali nel nostro organismo, dobbiamo estrarli dalle piante che non siano state sottoposte a cottura. é in questo modo che i sali dovrebbero essere somministrati ai malati.
Tuttavia non dobbiamo trarre da quanto precede una conclusione troppo affrettata sulla convenienza di abbandonare completamente il regime carneo per nutrirsi esclusivamente di vegetali crudi. allo stato attuale della nostra evoluzione non vi sono molte persone capaci di sopportarlo. Bisogna avere cura di non elevare troppo bruscamente il grado di vibrazione del nostro organismo. Per proseguire nel nostro attuale lavoro, nelle condizioni odierne di vita, dobbiamo possedere un corpo rispondente al caso. Agiamo dunque secondo i principi sopra illustrati, senza perdere di vista lo scopo da raggiungere.

Nella scatola cranica, alla base del cervello, esiste una sorta di fiamma. Essa brucia continuamente nel bulbo rachidiano, che è nella parte iniziale del midollo spinale. Come il fuoco che viene conservato acceso nel Tabernacolo, questa fiamma è di origine divina; emette un suono analogo al ronzio delle api. E' la nota determinante del corpo fisico, emessa dall'archetipo che edifica e tiene unita la massa di cellule che definiamo corpo.
Questo fuoco brucia con più o meno intensità a seconda di come l'alimentiamo. Esiste in tutta la natura, salvo che nel regno minerale. I minerali, come abbiamo detto, non hanno corpo vitale e per conseguenza nulla apre loro la strada dello Spirito Vitale, che è di fuoco. Noi alimentiamo questo fuoco sacro in parte per mezzo dell'energia solare che, penetrando nel corpo vitale tramite la controparte eterica della milza, passa nel plesso solare dove si colora e viene successivamente trasportato dal sangue verso la parte alta del corpo. Noi alimentiamo questo fuoco anche con l'energia viva che si trova nelle verdure crude che mangiamo ed assimiliamo.


(fine parte prima)





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