giovedì 23 luglio 2015

La crescita spirituale



LA CRESCITA SPIRITUALE


Sono lieto di poter pubblicare il documento che Gaetano Pedullà ha scritto e divulgato tra le persone che lo seguono, ed avere io qui occasione di offrire a tutti i lettori del blog un ulteriore approfondimento, questa volta dalle parole dello stesso autore, oltre alla mia diretta esperienza di cui già vi ho raccontato dalle pagine di questo blog. 
Ritengo che mai come oggi, in questo momento così difficile per l'umanità intera, sia necessario richiamare l'attenzione a quei valori che ci riportano al centro, che sono il senso ultimo della vita e che ci spronano a quell'atteggiamento di responsabilità verso la parte incorruttibile e immortale di cui il nostro corpo, la nostra esperienza qui sulla Terra, non sono che l'involucro e il recipiente temporaneo e accidentale; parte altrettanto importante per ricordare chi siamo, elemento indispensabile per sperimentare la separazione e poi l'unità da cui tutti proveniamo; "tempio dello Spirito", è stato anche scritto: il nostro corpo è sacro e,  pur non essendo la parte sostanziale di noi, esso ha un posto ragguardevole nell'identificarci come anime in crescita e la sua foggia, i suoi caratteri denotano e traslucono la scintilla di luce dell'anima che lo abita. Tutto quindi è segno, tutto è codice in natura come nello spirito di cui ogni forma è sostanziata. Dalle parole di Gaetano possiamo avere un'idea sempre più chiara di che cosa significhi 'lavorare dentro', per far crescere in noi la consapevolezza di chi siamo e il significato del nostro peregrinare nel mondo.
Non è richiesto qui di conoscere tradizioni esoteriche o religiose di alcun tipo, né di possedere una conoscenza intellettuale specifica per comprendere appieno il significato profondo delle sue parole; tutto serve, fuorché nutrire la mente che, da padrona incontrastata dei nostri pensieri con i quali spesso ci identifichiamo, deve cominciare a cedere il passo al servizio del cuore, al sentire del cuore, senza cui non sarà possibile il passaggio dentro di noi.

"Coraggio miei prodi", incitando i suoi fedeli milites alla battaglia... 
...Così si apprestava a spronare i suoi Enrico V in testa alle schiere, alla vigilia della famosa battaglia di Azincourt, che gli procurò insieme la corona di Francia e la bella Caterina... 
Ma oggi, a ragion veduta, dopo fiumi e fiumi di sangue versati invano su tutta la Terra, davvero possiamo affermare che la vera battaglia è quella interiore, quella che scardina e travolge tutti gli impedimenti che ostacolano la visione, la gioia, la libertà e la verità di noi stessi e la comprensione del mondo... 
Un augurio e un invito a tutti voi perché possiate fare il punto, entrare nel vostro cielo, sciogliere tutti i nodi che si frappongono alla vostra felicità e vi impediscono di gioire e di essere quello per cui siete venuti!  

Dinaweh



La crescita spirituale



di Gaetano Pedullà


Premessa

Noi esseri umani viviamo in un Corpo Macrocosmico chiamato Universo, caratterizzato da Galassie, stelle, pianeti, creature viventi micro come noi. Il Corpo Macrocosmico ha come principio unificante l'Amore Universale Creante, che molti chiamano Padre, Dio, Amore Universale, Universo, Infinito. Come in un corpo biologico una cellula che non è in armonia con tutto il corpo può creare virus o malattie, anche noi esseri umani come microcellula cosmica essendo in disarmonia con il Corpo Macrocosmico mettiamo a rischio la salute del Pianeta Terra, incluse tutte le innumerevoli forme di vita. Per questo motivo e solo per questo è necessario compiere un grande atto di volontà per ritornare in armonia con il Corpo Macrocosmico. Se tutti compissero questo sforzo la situazione sul Pianeta Terra potrebbe cambiare, l'uomo - creato a immagine e somiglianza degli Angeli - potrebbe finalmente compiere il suo destino, vivendo in armonia con tutte le creature viventi dell'universo e utilizzando la propria intelligenza per curare e aiutare il Pianeta che lo ospita con tanto Amore.

Il Processo evolutivo dell'Uomo

Dal Padre Cosmico trae origine ogni scintilla divina per sperimentare tutti i livelli e le dimensioni evolutive sino a ritornare al Principio Unificante. L'uomo non fa eccezione; è dotato di tre corpi densi: il corpo mentale, sede dei pensieri, il corpo emozionale, sede delle emozioni, il corpo fisico, sede delle percezioni fisiche. La sua missione è sperimentare a fondo l'unione dei tre corpi nella terza dimensione accogliendone a pieno la natura come manifestazione di Amore Divino, ascendendo infine ai corpi spirituali meno densi: affinché ciò possa avvenire non è sufficiente una singola vita, occorre attraversare molti cicli di nascita e morte, meglio conosciuti come "reincarnazioni". 
Un'anima alla prima esperienza umana vive nella totale ignoranza e inconsapevolezza di ogni aspetto legato ai tre corpi, ossia vive nel buio completo. Poi, man mano che accumula esperienza, l'anima inizia a prendere consapevolezza di ciò che prima ignorava, le sue zone buie piano piano si illuminano grazie al progresso evolutivo che compie. E' questo il processo di trasmutazione dell'ombra in luce. Quello che nel senso comune viene chiamato "Male" non è altro che inconsapevolezza, ignoranza, mancanza di coscienza spirituale, mentre il "Bene" è la Consapevolezza Spirituale attraverso l'ascolto del Cuore, la Consapevolezza di ciò che prima si ignorava, la tenebra che si trasforma in luce. Per esempio un Serial Killer vive nell'ignoranza perché non è consapevole nel Cuore del dolore che causa la sua ira e questa emozione lo domina. Tale dolore è sempre causato da traumi remoti, come violenze fisiche e/o psicologiche, perdita di persone care in forma violenta, ecc. Quando lo stesso assassino accetta il proprio dolore e ne diventa quindi Consapevole nel Cuore allora perdona il dolore ricevuto e la sua ira si placa, la sua tenebra si trasforma in luce. Un altro esempio molto chiaro è il pederasta che ignora nel Cuore il dolore vissuto in prima persona, causa della sua attività sessuale compulsiva. Questo dolore è sempre causato da traumi remoti come violenze sessuali, repressione sessuale, ecc. Quando lo stesso pederasta accetta il proprio dolore e ne diventa quindi Consapevole nel Cuore, allora perdona il dolore ricevuto e la sua azione sessuale compulsiva si placa, la sua tenebra si trasforma in luce.

Gli Angeli sono Esseri di Luce che hanno la missione di aiutarci a trovare la Luce e a prendere Consapevolezza nel Cuore di ciò che ignoriamo di noi stessi; i Demoni sono Angeli Caduti che hanno la missione di metterci alla prova facendo leva sulle nostre paure e debolezze. Entrambi sono servi del Padre Universale, entrambi fanno parte dell'Amore Universale. alla fine è il nostro libero arbitrio che decide nei momenti chiave quale direzione prendere: Consapevolezza o Inconsapevolezza, Luce o tenebra; noi siamo responsabili di ogni scelta che compiamo.



Oggigiorno l'umanità non vive in armonia con il Corpo Macrocosmico, perché la maggior parte di anime incarnate nel Pianeta Terra ha accumulato traumi di ogni sorta (zone buie che attendono di essere illuminate dalla Coscienza); questi traumi dominano la loro vita attraverso atteggiamenti e reazioni impulsive non controllabili, che impediscono l'ascolto del Centro Spirituale o Cuore. Infine, essendo il livello medio di Coscienza Spirituale basso, la società attuale non fornisce strumenti per guardarsi dentro, per accogliere tutto l'amore che l'Universo offre, per amarsi e per amare. Perciò non sorge spontaneo vivere l'amore incondizionato verso ogni forma di vita.


Che cos'è il lavoro interiore

In conclusione: per tornare in armonia con il Corpo Macrocosmico è necessario compiere una grande opera dentro di noi chiamato "Lavoro interiore", rappresentato mediante quattro punti chiave:

  • Ascolto del Cuore: il Cuore o Spirito o Centro Spirituale o Maestro interiore è la Voce del Padre che ci parla, è la scintilla divina che vive in noi e prende una forma fisica, emozionale, mentale. Il Cuore si manifesta in stato di assoluta calma interiore e pace, "ci parla" sempre sotto forma di  un dono inatteso che viene dal Cielo: il Cuore non si manifesta mai in stato di agitazione, nervosismo, rabbia, tristezza, fretta o impazienza; il Cuore non è il sentimento, né sentimentalismo, né buonismo; un messaggio del Cuore non deriva mai da ragionamenti, benevolenze, buonsenso o congetture. Occorre quindi fare molta attenzione a non confondere il Cuore con la mente razionale, né con l'istinto animale irrazionale; ci basti ricordare che si manifesta sempre in stato di pace. Per ascoltare il Cuore è necessario ritagliarsi dei momenti liberi durante la giornata dove possiamo stare in silenzio, contemplazione, ad esempio ponendo un'amorevole attenzione sul respiro, rallentandolo gradualmente e direzionandolo al centro del nostro petto, sede del Cuore Spirituale. Il Cuore ci manda i suoi messaggi in modo assolutamente imprevedibile e può manifestarsi attraverso intuizioni, situazioni che di colpo - senza riflettere - comprendiamo totalmente (come quando scopriamo di essere innamorati di una persona), oppure attraverso sogni, oppure segni fisici che si manifestano nella vita quotidiana: parole che leggiamo su un foglio trovato "per caso", segni sul nostro corpo fisico, ecc.


  • Guardarsi dentro, Spirito di autocritica: quello che accade nella vita esteriore è un riflesso di ciò che accade interiormente. I blocchi spirituali (paure, ansie, emozioni, ecc.) creano un campo di energia che attrae sempre le stesse situazioni di vita, finché l'anima non le accoglie con amore, liberandosi dal loro condizionamento. Quando l'inconsapevolezza diviene Consapevolezza di Cuore allora le situazioni ricorrenti cessano di manifestarsi continuamente. ad esempio chi si sente vittima di qualcuno, tenderà ad attrarre persone che si comporteranno da carnefici, finché non prenderà in mano la propria vita, evitando che gli altri condizionino la sua propria vita.



  • Concretezza interiore ed esteriore: attuare ciò che il nostro Cuore ci comunica, sia che si tratti di una situazione personale, sia che si tratti di attuare la nostra missione, i nostri talenti. Spesso non è facile attuare un cambiamento chiesto dal Cuore nella nostra vita, perché ciò potrebbe portare a rinunciare a certezze economiche, affettive, ecc. e quindi ci si scontra con attaccamenti, paure, ansie che tendono a inibire l'azione concreta. Un esempio concreto: il nostro lavoro attuale ci permette di vivere una situazione economica sicura, tuttavia non ci sentiamo felici perché in tale lavoro non riusciamo a esprimere la nostra sensibilità, ci sentiamo in prigione. Il Cuore ci porta quindi a lasciare questo tipo di lavoro per un tipo di vita più idoneo alla nostra anima. E' umano e comprensibile che la paura di perdere le certezze economiche del lavoro attuale tendano a condizionarci. La via di uscita è affrontare le emozioni che ci escono lasciandole libere senza contrastarle, né fortificarle, né scaricarle su terze persone e, quando si calmano, portarle al cuore, amarle, coccolarle come un bambino che ha bisogno di comprensione e, infine, operare per finalizzare l'azione concreta.


  • Altro importante argomento è quello della nostra missione nel Pianeta. Ognuno di noi ha un compito di Luce, una propria modalità di trasmettere Consapevolezza e amore agli altri. Grazie al Lavoro interiore emerge sempre più chiaramente la propria 'modalità' di dare Amore mediante Talenti che ci vengono donati dal Padre. Tali doni non ci appartengono, sono un regalo Divino e hanno come scopo l'armonizzazione del Pianeta Terra e dei suoi abitanti, non rappresentano quindi in alcun modo un potere personale. Se per caso ci illudessimo di avere un potere personale i Talenti Divini ricevuti scomparirebbero immediatamente (come sovente accade). E' quindi fondamentale contribuire operosamente e concretamente al Risveglio di Coscienza di tutta l'Umanità, mettendo a disposizione i Talenti ricevuti con umiltà e semplicità.


  •  Impegno e volontà: il Maestro non è fuori, ma dentro di noi. Il nostro risveglio dipende unicamente dalla nostra volontà nel perseguire la nostra autoguarigione mediante opportune metodologie. E' fortemente scorretto delegare decisioni di vita, l'ascolto del proprio cuore ad un'altra persona (anche si trattasse di un Maestro Asceso): nessuno può ascoltare il cuore al posto nostro. Per poter ascoltare il Cuore in modo naturale occorre un impegno continuo.


Il corretto atteggiamento con cui attuare 
il Lavoro interiore


L'Amore universale fluisce secondo la volontà dell'Intelligenza Omnicreante o Padre, o Amore Universale, che si manifesta mediante processi naturali che sono alla base della vita dell'Universo. Per noi umani è impossibile comprenderne razionalmente il funzionamento, solo quando si vive una forte apertura di Cuore è possibile coglierne intuitivamente alcune sfaccettature. anche l'evoluzione dello spirito segue un corso naturale che non può essere forzato dalla volontà umana: quando si è consapevoli di un proprio blocco spirituale, spesso si cerca di controllarlo e ci si illude di poterlo risolvere lavorandoci direttamente come se un miracoloso interruttore risolvesse il problema con un click, ma lo spirito non obbedisce a logiche matematiche e ha i suoi tempi per liberarsi di ogni blocco. In conclusione la nostra volontà non va diretta nel risolvere il singolo blocco spirituale. ma nell'alimentare correttamente il nostro corpo spirituale in modo che possa crescere forte e robusto secondo cicli naturali; analogamente, per ottenere frutti di buona qualità non dobbiamo forzare processi artificiali; occorre solo alimentare con amore e dedizione gli alberi che daranno i frutti secondo tempi naturali. Nel mondo dello spirito più si cerca con la mente e con emotività, più ci si allontana da ciò che si cerca, occorre lasciarsi andare e abbandonarsi alla Volontà Divina, accogliere le Consapevolezze che ci arrivano dal Cielo come un dono inatteso: ecco il corretto atteggiamento per lavorare dentro di sé.


Azione del Lavoro di Luce nello Spirito

Alimentando opportunamente il nostro corpo spirituale molte energie statiche vengono smosse. Le energie statiche sono i blocchi animici che ci portiamo dal passato recente e remoto e vengono messe in movimento (dinamizzate) dal lavoro di luce: non decidiamo noi quali blocchi vengono mossi, ma il flusso naturale della luce. Man mano che i blocchi vengono smossi si avvicinano sempre di più ai corpi densi (mentale, emotivo, fisico), finché non si manifestano come emozioni, pensieri e percezioni fisiche che viviamo in prima persona, imparando ad accogliere, amare e lasciar andare le emozioni, i pensieri e le percezioni fisiche completiamo il ciclo di autoguarigione spirituale. Anche senza un lavoro di luce si realizza questo processo, ma avviene molto più lentamente e il più delle volte i blocchi si somatizzano in malattie mentali, emozionali, fisiche permanenti.

Quindi il lavoro su noi stessi è costituito da due fasi:

1) tecnica di Luce (meditazione, tecnica individuale, pratica olistica, ecc.) che smuove i piani sottili e i vari blocchi animici;
2) fuoriuscita sul piano mentale, emotivo e fisico dei blocchi animici che libera l'anima da ciò che ostruisce l'espressione dell'Amore Universale.

Esistono varie scuole e tradizioni spirituali che mettono in moto un simile movimento interiore, ognuna di esse è stata sempre ispirata dal Divino Padre e dai Meravigliosi Esseri Cosmici che Lo servono dall'eternità. Colui che desidera un profondo risveglio del sé deve scegliere una via sola, altrimenti rischia di incorrere in confusione e quindi perdere il proprio cammino spirituale. Spesso l'uomo trasferisce la frenesia e la visione utilitaristica dell'attuale società sul proprio cammino spirituale, si illude che facendo tanti corsi e percorsi si risolvano altrettanti blocchi interiori, in tal modo non ci si affida a nessun cammino e si vivono solo delle parziali autoguarigioni: tuttavia questo approccio è un primo avvicinamento dell'anima al mondo spirituale, cui poi seguirà una fase evolutiva più profonda e intensa. Rimane importante comprendere col Cuore la straordinarietà e l'unicità di ogni Cammino Spirituale che alla fine conduce sempre all'Amore Cosmico. 


Metodologie specifiche di Gaetano Pedullà

Il Lavoro di Luce si basa sui seguenti metodi:
1) Meditazione Guidata: una spinta a guardarsi dentro e aprire il cuore.


La meditazione guidata è un Lavoro di Luce che tira fuori i blocchi spirituali che si manifestano come pensieri, emozioni e movimenti del corpo fisico non controllati. E' importante non giudicare quello che emerge da dentro e lasciar uscire ogni rigidità senza intervenire e si giunge quindi all'ultima fase della meditazione che prevede una profonda connessione con il sé. La meditazione è solo un aiuto a vivere stati di coscienza profondi, a guardarsi dentro grazie al linguaggio del corpo, delle emozioni e dei pensieri: in sintesi, una forte spinta a incamminarsi nel proprio Percorso Spirituale cui deve seguire un serio impegno personale mediante le tecniche individuali non guidate. Se portata all'eccesso lo strumento della meditazione guidata può trasformarsi in dipendenza, ossia ci si abitua nel tempo a vivere stati di coscienza elevati solo con la meditazione guidata come se fosse una pillola magica e non ci si sforza a guadagnare una capacità propria di accedere a tali stati: in questo caso la meditazione perde il valore di spinta e aiuto e diventa inutile.
2) Tecniche individuali: la volontà di crescere si manifesta attraverso un continuo impegno e lavoro su se stessi.
La tecnica di luce è un esercizio spirituale ben definito che prevede un forte atto di volontà da compiere giornalmente. Tale esercizio fortifica la connessione con il nostro Cuore, la percezione fisica del nostro corpo spirituale, irrobustisce e accelera il processo di accettazione, liberazione di emozioni represse, pensieri ossessivi e mali animici accumulati nel tempo, aiuta a far emergere i nostri talenti. In base al momento evolutivo cambia la tecnica di luce.
Infine ci sono alcune esperienze di luce che non necessitano di una spiegazione o procedura perché appartengono alla nostra stessa natura di esseri spirituali. ad esempio vivere una forte unione di cuore con Madre Natura in un bosco, di fronte al mare, meditare in silenzio in un tempio o grotta, abbandonandosi a ciò che arriva e qualsiasi modalità dettata dal nostro Cuore. Si tratta di momenti importanti in cui possono arrivarci messaggi dal Cuore, consapevolezze e forti stati di pace.

Tali metodologie vanno accompagnate da un serio impegno come spiegato sopra nella sezione del Lavoro interiore.
Quando un'anima ha acquisito una propria capacità di ascoltare e attuare il messaggio del Cuore, quando ha imparato a guardarsi dentro vivendo le emozioni in modo armonico, quando ha appreso a manifestare i propri talenti, la propria luce, allora non necessita più di una guida esterna, è in grado di proseguire il proprio Cammino da sola e di trasmettere ciò che ha appreso con Amore.


 Chi è Gaetano Pedullà?

Gaetano Pedullà da più di sette anni, attraverso un lavoro intenso e orientato a risvegliare coscienze, mediante pratiche spirituali come la meditazione, si è impegnato ad aiutare le persone a prendere consapevolezza e accogliere con amore le proprie paure, le proprie emozioni represse, i propri blocchi animici per vivere più liberi dentro e più felici. Afferma: "Noi pensiamo che si può indurre un cambio globale se molti cuori si risvegliano all'amore universale. Più siamo, in più possiamo cambiare il mondo". Si considera solo una persona interessata a indurre il cambio, non si definisce né un guru, né un predicatore, si sente un servo del Padre la cui missione è aiutare le persone ad autoguarirsi, ad amare di più e a sentirsi in armonia con se stesse, la famiglia, la società, il pianeta e l'universo intero. 


domenica 12 luglio 2015

Gaetano Pedullà: il lavoro interiore (aggiornamento)




Gaetano Pedullà: 
il lavoro interiore 






Voglio condividere ancora con voi il percorso che seguo quasi da due anni ormai, si potrebbe dire per caso (ma come si sa il caso non esiste), con Gaetano Pedullà.  
Ho avuto occasione di conoscerlo tramite un mio caro fratello d'anima, il quale, parlandomi del lavoro interiore portato avanti da Gaetano in incontri a scadenze mensili, mi ha invitato ad uno di questi, sulle alture di Chiavari (GE), nel levante ligure.  
Era dunque il 9 settembre del 2013, quando per la prima volta partecipai ad una di quelle meditazioni guidate, conoscendo il gruppo di persone che lo seguono; alcuni praticavano le tecniche già da qualche anno, mentre altri avevano cominciato a seguire il gruppo da poco. In realtà la mia era una curiosità, soprattutto in riferimento alla tecnica dell'allaccio di cuore, di cui avevo già sentito parlare, perché praticata da Gesù durante la sua permanenza nella comunità degli Esseni; questa pratica dà la possibilità al ricevente, qualora venga messo al centro del cerchio, di "ricevere" diverse utili informazioni che le persone attorno al cerchio sono in grado di fornirgli, connettendosi al cuore stesso della persona. 
In realtà quella sera, sebbene fossi "nuovo", non venni messo al centro, ma potei constatare comunque la potenza di quell'allaccio, poiché fummo messi l'uno di fronte all'altro, in coppia; per più di una volta  ebbi modo di constatare la forza di tale tecnica e ricevetti utili informazioni e visioni dalle persone che mi erano state di fronte e, nel corso dei giorni successivi, ciò mi permise di chiarirmi alcuni aspetti interiori lì per lì incomprensibili o ancora non così evidenti. Furono due allacci, il primo dei quali molto forte e bello con una donna, bella dentro e fuori, la stessa con la quale poi ho condiviso un pezzo del mio viaggio. 
Ho voluto darvi questa indicazione, come a mostrare una possibile via per arrivare al centro del vostro cuore, come esperienza personale, qualora foste e vi reputaste in cammino verso la comprensione di voi stessi e del perché siete venuti al mondo. Tutto ciò di cui parlo e scrivo attraverso questo blog, come ben sa chi mi conosce, passa sempre da una mia esperienza personale; non potevo non parlarvi del lavoro di Gaetano Pedullà, ma non avrei potuto farlo prima che fosse passato un po' di tempo, prima che io stesso, attraverso il lavoro quotidiano delle tecniche individuali, non avessi avuto modo di sperimentarne l'efficacia. Naturalmente il lavoro interiore produce i suoi effetti col tempo, con la volontà e la determinazione a compiere giornalmente l'incontro col divino, con il Sé superiore, ritagliandosi uno spazio necessario alla pratica della meditazione, del respiro e ad altre tecniche che servono per scaricare a terra le emozioni, quando esse travalicano i limiti dentro di noi, col rischio di gettare addosso agli altri ciò che invece va debitamente "scaricato" a terra, per evitare di fare del male a noi stessi o a chi ci sta intorno. Anche per questo è utile seguire con dedizione le indicazioni che ognuno riceve direttamente da Gaetano attraverso colloqui individuali. In realtà lui non si definisce né un Guru, né un Maestro, ma semplicemente un'anima a servizio delle persone con il compito di portarle alla loro liberazione personale e spirituale.   

Gaetano conduce gruppi in varie Regioni italiane e il suo lavoro lo ha portato anche in Messico, ove ha costituito una fondazione per l'aiuto delle comunità del luogo, in Brasile, dove svolge con la sua compagna di vita, una preziosa opera nelle scuole con i bambini delle favelas, a Rio de Janeiro e a Sao Paulo; importante anche il lavoro con  le donne abusate o maltrattate, sia in Messico che in Brasile. Ultimamente ha aperto un gruppo anche in Germania. La sua missione in Messico e in Brasile, oltre a favorire le condizioni di vita pratiche delle persone, consiste anche in "lavori di luce", poiché questi esercitano un cambiamento sui piani sottili nell'aura di chi a lui si rivolge, al fine di ottenere maggiori comprensioni sui processi evolutivi dell'anima individuale sul piano di terra.  

Devo dire che il lavoro interiore indotto dalla sua sapiente cura induce e "obbliga" le persone a fare un grande lavoro su di sé, anche a costo di 'sentire male', di vedere cose che si preferirebbe non vedere, di accusare dolore, perché è giusto attraversarlo tutto per andare oltre, verso la gioia di nuove comprensioni. A differenza di tante altre vie o percorsi, mi sembra di poter affermare che qui si va davvero alla radice di se stessi, senza infingimenti, senza l'illusione di vacue e inesistenti "illuminazioni", senza pensare che soltanto l'aver raggiunto sporadiche comprensioni e stati di coscienza elevati, possa significare aver raggiunto il Nirvana e l'Illuminazione! Purtroppo sono tante le strade a volte ingannevoli che molte persone alla ricerca di sé percorrono, con la convinzione di aver sradicato definitivamente da loro il dolore provocato dal senso dell'abbandono, del tradimento, o da altro tipo di abusi. Non è sufficiente prendersi una scarica di energia, seppur "divina" se poi non si fa un lavoro "da certosini" su di sé, tutti i giorni, con costanza e determinazione, a cominciare dal basso, cioè da dove ci si trova, con le proprie forze ed energie, senza aspettarsi l'illuminazione dall'alto dei cieli, senza attendere che ci venga detto da un Maestro che ci siamo "risvegliati", nell'aspettativa di ricevere per questo doni su doni, grazie su grazie...

Credo che l'esperienza con il lavoro interiore così come lo indica Gaetano Pedullà sia un'ottima palestra, in cui si fanno esercizi su esercizi, senza risparmiarsi, che producono in definitiva dei buoni atleti e delle persone che sanno stare in piedi da sole nel turbinio dell'esistenza, poiché ne hanno ricevuto gli strumenti e sono in grado di essere di aiuto ai propri fratelli e sorelle di percorso. 



sul  canale Youtube "Gaetano Pedullà - Lavoro Interiore"
potrete trovare diverse conferenze e interviste di Gaetano




giovedì 2 luglio 2015

Il Fuoco, elemento di trasmutazione

Il Fuoco



elemento 
di trasmutazione

L'esperienza della trasmutazione è legata al fuoco. 
In natura tutti gli elementi sono portatori di un messaggio e ognuno di essi esprime una energia particolare. Le immagini che la natura nella sua bellezza ci dona sono legate ai quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco. 
Le forze interiori che risiedono nei quattro elementi ci ricordano due stati prevalenti: uno di quiete, l'altro di tumulto. 
Eppure soltanto il fuoco riesce a trasmutare lo stato esistente; una volta imprigionata e convulsa dalle fiamme, la materia, precedentemente allo stato solido, gassoso o liquido non risulta essere più la stessa. Al passaggio del fuoco nulla rimane come prima. 

La terra per sua natura si presenta stabile e composta nella sua bellezza, tanto che si rimane incantati ogni volta che si posi lo sguardo su un tramonto, su una valle verdeggiante, attraversata dal placido scorrere di un fiume. Così pure quando la vista dell'osservatore si soffermi su un mare azzurro, dall'alto di una collina o in riva alle onde. In natura tutto può mutare nel giro di un secondo; la terra può tremare, provocando sconvolgimenti e scatenando irrevocabilmente gli equilibri e le forme preesistenti; l'acqua, insieme alla forza del vento può sconvolgere allo stesso modo tutto quanto sommerge al suo passare; tuttavia quegli elementi, cessato il tumulto dell'energia che li anima, lasciano ancora immutata la propria essenza, seppure sconvolta e mutata nella forma. 

Non accade così al passaggio del fuoco! 

La sua energia non passa senza mutare la forma degli elementi e persino la loro sostanza. Quello che si può osservare nella domestica quiete di un camino in attività è già un trasmutare della forma del legno che, bruciando, lascia di sé un mucchio di cenere inerte.  Il fumo che sale ci dice di quella trasmutazione e l'elemento gassoso, al posto di quello solido precedente, si disperde nell'aria, mentre l'altra, la cenere, rimane come prova del passaggio di quell'energia potente e "trasmutativa".
Trovandomi poco tempo fa in un luogo incantato, sono rimasto sopraffatto da questi pensieri e, mentre cercavo dentro uno spazio di meditazione sulle rive di un torrente a volte impetuoso, a volte placido, sono stato rapito dal desiderio di essere trasmutato dalla potente energia del fuoco, che diventa metafora e 'ponte' verso l'anelito dell'anima quando, ad un certo punto del suo viaggio, si sospinge sempre più verso l'Assoluto. E' come sentire ardentemente il desiderio di trasmutare da uno stato dell'essere ad un altro, librandosi al di là di ciò che appare alla vista e al tatto per diventare impalpabile e allo stesso tempo onnipresente e pervasivo; forse è l'anelito che sopraggiunge quando, al di là della forma e del combattimento dell'illusoria realtà in cui siamo immersi, ritorna il ricordo di chi siamo veramente, al di là del giudizio, della mente, della forma, persino del corpo; allora questo lo si percepisce come luce e pura vibrazione d'amore, più che come veicolo di transito nella densa e illusoria materia... Non a caso gli spiriti eccelsi, che hanno fatto della loro vita una piena donazione di sé, a servizio della verità e della bellezza, senza riserve, spesso sono finiti sul rogo o hanno ricevuto segni indelebili sulla loro carne, marchiati a fuoco dall'Amore che li ha scelti e riconosciuti come 'ponte' tra la terra e il cielo. 
Così fa il fuoco: mette in comunicazione ardente e sottile la terra con il cielo, fino a diventare onnipresente e pervasivo; tutto con il tutto, impalpabile, eterno, soffio dell'Amore che da sempre ha visitato la creazione facendola diventare l'immagine riflessa di sé.
E' con questa meditazione condivisa che mi accingo personalmente ad affrontare una nuova tappa della mia vita, sempre ricca di sorprese e di nuove sfide da superare. Un augurio a tutti voi, cari lettori, perché la vostra vita possa sempre sopravanzare a se stessa, nella corsa verso il centro di sé, poiché questo è il viaggio più entusiasmante che un uomo e una donna possano compiere sulla faccia della Terra.

Namasté.

Dinaweh