giovedì 20 novembre 2014

Il Piano divino per la Terra: i Servitori dell'umanità (parte diciottesima) - Il vero percorso



Il Piano divino per la Terra


I Servitori dell'umanità


Capitolo 18

Il Vero Percorso


C’è da aspettarsi che le rivelazioni contenute in questo libro possano aiutare i Servitori a riconoscersi tali in base al proprio modello di vita. Comprendendo così le ragioni delle loro esperienze, difficoltà e percezioni insolite del passato, essi possono vedere la saggezza insita nell’iniziare la grande avventura della ricerca superiore. I Servitori che oggi sentono una sensazione sempre crescente che c’è qualcosa di davvero importante da scoprire, e che seguono l’impulso ad addentrarsi nel Mistero supremo della vita, scopriranno di non essere per niente gli unici ad avere simili presentimenti. Dal momento che l’atto stesso di cercare la Verità affina il sesto senso e rende più chiara la percezione, i Servitori potranno riconoscere i membri della loro stessa famiglia spirituale subito dopo essersi fermamente impegnati a imbarcarsi nell’importantissima ricerca della comprensione; un pellegrinaggio sublime e necessario, che moltissimi tra loro hanno già iniziato o si stanno accingendo a compiere.
Quando la decisione inamovibile di proseguire lungo il cammino spirituale presa dai Servitori viene registrata nei mondi segreti, queste anime elette ricevono assistenza non solo dalla propria anima collettiva, ma anche da altri Agenti divini che sono in questo momento vicini al nostro Pianeta, e da sempre cercano di offrire il loro aiuto. La Legge della Sincronicità  inizierà ad avere effetto quando i Servitori daranno avvio a un sincero processo di ricerca, e potranno così capire di essere inequivocabilmente guidati e protetti lungo il loro cammino. Succederà di sicuro, poiché la sete di Conoscenza e di realizzazione spirituale darà vita a una potente e chiara invocazione sui piani superiori, che, per legge, non potrà essere ignorata da coloro che guardano  e attendono.
Tuttavia, se i Servitori desiderano davvero vivere in armonia con le leggi divine, e se vogliono raggiungere le vette più elevate dello sviluppo spirituale, allora devono capire con chiarezza che la loro ricerca non può essere mirata alla salvezza personale. Per poter giungere al vero adempimento spirituale bisogna mettere da parte il sé, in quanto solo attraverso l’oblio del sé si arriva alla liberazione: liberazione dall’ego separato, la fonte di ogni dolore e sofferenza. Ora, se l’ego viene completamente dimenticato, non ha più senso pensare a quando o come si sarebbe potuto liberarlo, a che tipo di felicità avrebbe potuto procurare o a quale grande Maestro sarebbe potuto diventare... In effetti, la felicità, per essere vera e completa, richiede che tutti quelli che ci circondano siano felici, che ogni singola forma di vita alla quale siamo inseparabilmente connessi sia felice. È una certezza incrollabile: mentre è di sicuro possibile essere liberi dalle oppressive leggi del sé inferiore, non c’è modo di ignorare la divina Legge della Reciprocità, non è possibile essere liberi dall’interconnessione tra persona e persona, anima e anima, vita e vita. La più grande gioia offerta dalle relazioni con gli altri è la possibilità di aiutarli; la vera felicità - o la gioia - spirituale può essere raggiunta solo offrendola agli altri, e tutte le tante e diverse strade della vita alla fine convergono sull’unico Percorso del Servizio.

C’è un vecchio monito che recita: “Non credere mai a chi dichiara di aver trovato l’unica via che conduce a Dio.” Se si considerano le tante pratiche e discipline spirituali differenti insegnate e praticate con successo nel corso della storia, questa frase può sembrare piuttosto corretta. Tuttavia, una mente in grado di elevare il suo pensiero ai livelli evolutivi superiori capirà che una simile affermazione si applica solo fino a un certo livello di sviluppo spirituale.
È stato più volte affermato, in tutti gli insegnamenti religiosi dei grandi maestri spirituali della storia, che l’individualità è invero unita e partecipante al Tutto; è stato con chiarezza sottolineato che credere nell’illusione di un sé isolato e indulgere in essa è la causa stessa della separazione e, quindi, della sofferenza. Inoltre, se ci soffermiamo a riflettere sul fatto, di per sé ovvio, che una parte del Cosmo infinitamente grande esiste al di là del misero sé, allora possiamo capire la relativa insignificanza di quest’ultimo e apprezzare la consistenza, la magnificenza e l’importanza enormemente maggiori di tutto ciò che non fa parte del sé personale. Con questa verità ben salda in mente, l’individuo apparentemente separato dovrebbe poter riconoscere la saggezza insita nel non avere nessun interesse contrario alle leggi universali che governano il Creato. Ovviamente, l’egoismo è l’esatto opposto di una di queste leggi, la sacra Legge dell’Amore, e chi la trasgredisce vedrà i problemi seguirlo come fossero la sua ombra. Il nostro bene maggiore è in realtà la possibilità di aiutare gli altri, e gli aspiranti Servitori compiono i maggiori progressi quando permettono agli altri di progredire. Questa è la via dell’Amore, il glorioso principio cosmico attraverso il quale è resa possibile la creazione di ognuno degli innumerevoli mondi che riempiono l’Infinità, e che in forma di energia divina li permea tutti. L’Amore è dunque la quintessenza stessa dell’universo, ed è l’Amore, di conseguenza, che deve essere incarnato ed espresso da ogni vita individuale nel corso della propria crescita, prima di poter attraversare il portale che conduce al Vero Percorso di Ritorno. Come ha detto Gesù, 
“chi ritiene la propria vita tanto preziosa che non la donerebbe in sacrificio per salvare il suo fratello, non è degno di entrare nella Vita”.
L’Amore ha un legame inscindibile con la Verità, in quanto la Verità compresa diventa Amore espresso. Il cuore spirituale non è mai davvero soddisfatto se non condivide continuamente l’esperienza di Amore e Verità con altre manifestazioni dell’Uno, e si può quindi capire come la via del servizio amorevole sia il Vero Percorso Sacro, del quale tutte le discipline spirituali non sono altro che una fase preparatoria. La verità di questa affermazione può essere facilmente appurata considerando come, nel corso della storia, tutti i maggiori maestri spirituali, i santi e i veri insegnanti della Via abbiano sempre seguito il nobile percorso del servizio altruistico. Per quegli animi illuminati non avrebbe potuto essere altrimenti e, al momento giusto, sarà così anche per l’umanità tutta, quando ogni individuo riconoscerà la Verità e sceglierà di percorrere la stessa Strada che un tempo è stata benedetta dal santo cammino di quanti l’hanno percorsa per raggiungere la libertà spirituale.

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Oggi, mentre il Cuore dell’essere Cosmico sta pulsando in ogni anima secondo l’universale e imperativo decreto divino di evoluzione spirituale, mentre il genere umano sta scalando vette sempre più alte di virtù e santità, e la coscienza collettiva si sta continuamente elevando e santificando attraverso numerose incarnazioni dedicate all’apprendimento ogni personalità deve necessariamente divenire sempre più divina, in quanto giunge a una maggiore comprensione della sacra essenza della vita. Questa intima essenza - o Spirito - è la vera natura di tutto ciò che è noto e di quanto ancora c’è da scoprire, e la sua espressione più sublime è l’Amore, che sempre cerca di realizzare sé stesso nel servizio altruistico.
Da sempre, l’Amore tenta di scorrere attraverso tutto ciò che esiste, di toccare altre parti di se stesso, di baciarle e di fondersi con esse in una sacra unione. Essendo il genere umano spirituale per natura, la Via dell’Amore dovrà alla fine essere trovata da ogni singola persona, ed è solo lungo questo percorso che il calice del cuore diventa tanto pieno dell’ambrosia dell’Amore divino da traboccarne: ce n’è sempre più che a sufficienza per poterlo condividere con gioia. L’Amore è un’espressione tra le più naturali, e la sua canzone appassionata e coinvolgente è in perenne attesa di innalzarsi da chiunque si sia avviato con cuore aperto sul percorso del servizio altruistico.
Un solo assaggio anche della più piccola goccia di Amore puro imprime nel cuore la sua natura divina, e quando cominceremo a addentrarci nella realtà del Solo Grande Principio che tutto pervade, ama e serve attraverso l’universo infinito, allora saremo naturalmente predisposti ad accordarci con quella magnifica legge, e così, nell’Amore, intraprenderemo con gioia la via del servizio spirituale. Infatti, con la consapevolezza rischiarata dalla luce della Verità, scopriremo di aver fatto la scelta più saggia semplicemente abbandonandoci con reverenza all’onnipresente, amorevole Volontà della Creazione. Una voce gentile e trascendentale in fondo al nostro cuore sussurrerà i suoi segreti sacri e profondi, eppur semplici, alla nostra coscienza, e potremo richiamare alla memoria la Verità meravigliosa. In questo momento di beatitudine ci accorgeremo con la massima felicità di esser finalmente riusciti ad allontanarci dagli altri cercatori del Percorso per avviarci lungo il Percorso stesso. La battaglia che abbiamo ingaggiato contro l’amorevole corrente di evoluzione nel nostro servizio a noi stessi giungerà finalmente alla fine e, nel servizio al mondo, avrà quindi inizio la vera avventura spirituale, che comprende la gioia infinita di rinunciare al sé inferiore in nome del Vero Sé, lo Spirito divino.

Dal momento che tutto nell’universo è interconnesso, una simile realizzazione personale rappresenta una benedizione inestimabile per tutta la vita, e in particolare per le esistenze con le quali l’individuo risvegliato entra in contatto, seppure il maggior beneficio spirituale va a chi è stato illuminato dalla semplice Verità. Tale grandioso destino include la liberante rivelazione che, invece di identificarsi come entità sofferente e separata, sola in un mondo alieno e ostile, invece di affaticarsi senza speranza per il sé contro la forte corrente del flusso della vita, l’individuo risvegliato può ora lavorare con lucida comprensione e coscienza insieme alla Divinità, come una parte integrante della sua intelligenza evolutiva, come una cellula sana in un grande organismo. E può farlo senza esitazione alcuna, perché si è liberato del velo dell’oblio e ha richiamato alla memoria la sua vera, amorevole e devota natura contattando lo Spirito interiore. In una tale estasi gli verrà rivelata la squisita perfezione della Creazione, e una fiducia incrollabile nascerà da questo sapere interiore, che trascende anche la più pura e ardente delle fedi religiose. Davanti a occhi colmi di lacrime di gratitudine spirituale e infinita riconoscenza, la beatitudine dell’Esistenza si mostrerà all’umile osservatore. In virtù della nuova e reverente attitudine verso tutte le cose che in questo modo si ottiene, ogni pensiero, sentimento, parola e azione diventa sacro, e la vita intera viene naturalmente consacrata al Divino. Così, in ogni momento l’illuminato viene ricompensato dalla Legge del Contrappasso e, con la più grande gioia, si avvicina sempre più al completo richiamo alla memoria e alla realizzazione spirituale.

A questo punto, è evidente per la mente illuminata che ogni gesto compiuto con motivazioni pure e altruistiche porta sempre ottimi risultati per chiunque ne venga coinvolto, poiché crea vibrazioni positive che si riverberano lungo il corridoio del tempo e portano a un futuro più lucente. Questa è la comprensione illuminata del santo, eppure ciò che molti reputano “illuminazione”, è considerata, da chi vede e sa, solo l’inizio di un viaggio sacro ed eterno. L’illuminazione non è un prodotto finale o un risultato, ma un continuo e cumulativo processo di richiamo alla memoria nella luce superna della realtà spirituale, e questa è l’eredità divina spettante a ogni sincero servitore della vita.
L’illuminazione è un infinito e gioioso processo di realizzazione spirituale, al quale si arriva solo donando Amore agli altri; Amore che risiede all’interno del cuore di ogni singola anima al mondo, e non può mai esser raggiunto da nessuna bramosia esterna. Invece, una volta compresa la natura unitaria e senza limiti della Creazione, l’idea di cercare di ottenere la Verità, l’illuminazione o il potere spirituale per scopi o motivi egoistici è finalmente riconosciuta nella sua totale assurdità. Al contrario, grazie al sorgere della vera comprensione, sapremo accettare con gioia il solo, vero onore supremo, e diverremo docili con somma gioia prendendo umilmente il posto giusto tra le scintillanti fila delle Gerarchie di Servitori di tutte le multiformi sfere dell’universo, e inizieremo a servire come sappiamo fare, cominciando da dove siamo, come tutti i Grandi hanno fatto prima di noi.


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Ora, molti aspiranti nel mondo di oggi sono convinti che attraverso alcune pratiche meditative o simili esercizi sia possibile ottenere grandi benefici spirituali. Seppure questo può essere in un certo senso vero per quanti sono in grado di disciplinare se stessi per un lungo periodo di tempo, spesso gli stessi sostenitori di queste tecniche dimenticano che i maggiori meditatori sono sempre emersi dalla loro solitudine, per poter estendere la propria pratica nel servizio al mondo. La loro può ben esser detta la meditazione suprema, in quanto riflette la Grande Meditazione Eterna che perdura nella Mente Universale stessa da quando furono concepiti i primi piani per la creazione del Cosmo, vale a dire ancor prima che questo esistesse: da tempi davvero remoti, in effetti. Quindi, la meditazione usata per il servizio è evidentemente stata provata, esaminata, dimostrata e verificata come una  tra le migliori pratiche, e questa certificazione è stata fatta da un’Autorità di gran lunga superiore a qualsiasi insegnante sulla Terra.
Quando qualcuno intraprende il Vero Percorso del servizio spirituale e profonde in esso tutte le sue energie, si assicura il progresso senza un singolo pensiero per se stesso, e con ragguardevole facilità se si pensa alle precedenti difficoltà e limitazioni del mondo dell’ego separato. In effetti, l’avanzamento spirituale diventa molto più veloce in virtù di questo oblio del sé. Quando il libero arbitrio di una persona è esercitato in accordo con la Volontà divina, le ricompense per gli sforzi effettuati si moltiplicano esponenzialmente, poiché si agisce in perfetta armonia con le leggi universali. Tale è la grazia concessa a tutti i servitori del Piano Divino che portano avanti la loro gioiosa missione. E questo accade perché hanno consacrato sé stessi come umili strumenti, dando vita a cause favorevoli che genereranno i loro corrispondenti effetti positivi.
Il vero percorso richiede quindi una forma di abbandono. Bisogna rinunciare per sempre al sé personale, nei pensieri e nelle azioni. Chi serve la Vita non vive per sé ma per il mondo, e in questa devozione si libera per sempre dalle tetre e solitarie modalità esistenziali dell’ego separato. Quando un aspirante spirituale dedica tutto se stesso a seguire il Vero Percorso, la sua personalità comincia a dissolversi, poiché egli procedendo diviene un trasparente portatore di benevolenza. Questo però non vuol dire perdere l’identità; al contrario, significa espanderla, aggiungervi qualcosa di infinitamente più splendido. Questa alchimia spirituale dona una grandiosa sensazione di sicurezza e convinzione, scatenando i più straordinari stimoli spirituali, e concede a chi ne è degno il privilegio di poter canalizzare senza alcun rischio potenti forze divine per la benedizione del mondo.

Smettendo di opporsi alle leggi universali, la persona d’animo umile prende il proprio giusto posto di piccolo ma essenziale filo nell’arazzo della vita, infinito e squisitamente intricato, e così comincia a intessere una nuova e armoniosa forma in perfetta armonia con i modelli energetici della vita, sempre mobili e cangianti. Grazie all’affinità divina, un individuo così allineato col Piano Divino è in grado di irradiare senza sforzo energie spirituali curative, per la guarigione e l’elevazione di tutta la vita con la quale entra in contatto: è per questo che tutti i santi sono anche guaritori. I santi si incarnano o arrivano sulla Terra per fungere da avamposti dell’esercito divino, e al fine di conservare questo privilegio devono tenere vuoti i propri vasi. Così, in quanto strumenti perfetti, sono utilizzati dalla Volontà divina per condurre e distribuire energia nei mondi inferiori. Di conseguenza, chiunque voglia seguire il Vero percorso deve possedere non solo le motivazioni giuste, ma anche un’indole umile e modesta, che gli permetterà di mantenere vuoto e aperto il proprio vaso.

Gli esempi offertici dai santi mostrano chiaramente che il Vero Percorso richiede un’incondizionata disposizione altruistica, che di per sé porta al servizio attivo. Lo Spirito divino opera attraverso tutti gli sforzi profusi con un simile amore, non importa quanto banali o sciocche possano sembrare le attività di chi li compie. Come ha detto santa Teresa di Calcutta, “non è quello che facciamo a essere importante agli occhi di Dio, ma l’amore col quale lo facciamo”. La Legge dell’Amore può sembrare paradossale, in quanto implica che bisogna dare Amore per poterne ricevere. Se non vogliamo perdere un dono divino che abbiamo ricevuto, allora dobbiamo elargirlo agli altri, e la spinta al servizio altruistico nasce da una simile comprensione spirituale e da un sincero amore per l’umanità e la vita.

Lungo il percorso del progresso spirituale, questo impulso alla fine diventa per tutti lo scopo principale, e una parte sempre crescente della popolazione planetaria sta oggi cominciando a desiderare di essere d’aiuto, di poter servire. Un’indole così benevola costituisce la comprensione veramente illuminata e rivela come, per poter arrivare alla reale saggezza e alla corrispondente emancipazione, bisogna essere devoti alla vita nel suo insieme, attraverso una consapevolezza globale che solo l’Amore incondizionato può risvegliare. La vera comprensione genera motivazioni pure e questo permette allo Spirito divino di operare attraverso lo strumento adatto - la personalità - senza sforzo e con la massima gioia in ogni momento. L’altruismo porta alla fusione del sé inferiore nel Sé Universale, e chi vuole seguire il Vero Percorso deve dotarsi delle caratteristiche sin qui elencate - necessarie a conseguire il Fine Ultimo - se vuole arrivare alla Rivelazione divina.
Si può allora capire che la più grande benedizione nell’intero universo è la possibilità di servire, e la corrispondente esperienza di realizzazione che viene dall’aver ricevuto la grazia divina è sempre mancata all’umanità per via dell’assenza del pensiero puro. La maggior parte degli aspiranti spirituali non sono riusciti ad afferrare il senso della vera vita divina. Nei mondi superiori c’è una riserva infinita di energie benevole, che sono sempre pronte e attendono di essere riversate nel piano fisico quando la personalità dà vita a un canale idoneo.
Tale canale è fornito da un saldo sentimento di devozione perfettamente altruistica, al quale corrisponderà la discesa di forza divina che renderà più forte ed evoluto il creatore del canale, riempiendolo inoltre di una potente influenza benefica per tutte le forme di vita, che avrà grandi effetti positivi sulla coscienza del genere umano. Questo ruolo volontario di agente della grazia divina è un grande onore, e avendo risvegliato in sé l’ispirazione divina, la persona che ha colto anche la più sottile fragranza della manna caduta dal cielo è pronta a proseguire col massimo entusiasmo lungo il Vero Percorso, per servire gli altri con una sacra reverenza, resa possibile da un cuore rapito da infinito Amore. Nelle parole di san Giovanni della Croce: “Tanto dolce è la gioia profonda di questi doni di Dio, che anche uno solo è più che una ricompensa per tutte le sofferenze di questa vita, per quanto grande sia il loro numero.”

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Il percorso del servizio altruistico - la via della vera emancipazione spirituale - è di gran lunga la strada più facile, gioiosa e veloce per tornare al Regno di Dio. In ogni paese e nazione, a ogni latitudine del mondo, attraverso le sconfinate distese del tempo, indietro all’infinito nel passato, gli esseri umani hanno sempre scoperto la via che porta alla liberazione attraverso l’aiuto offerto agli altri. Hanno calcato il Vero Percorso con gioia, ne hanno accettato le condizioni, hanno resistito con felicità alle sue punizioni e ne hanno esemplificato le virtù. Hanno acquisito certezza sulle sue realtà, ricevuto i suoi premi e, attraverso le sue verità, hanno conseguito il Fine Ultimo della liberazione spirituale. Ottenendo questo ambitissimo premio, sono entrati nella Gioia Celeste, sono stati resi partecipi dei misteri del Paradiso, si sono fermati per un po’ nella gloria della Presenza divina, e poi sono sempre tornati al mondo, per servire. 

La testimonianza dell’esistenza di questo percorso è contenuta negli inestimabili tesori di saggezza lasciati per noi dai suoi scopritori, che sono riusciti a trascendere tutti i desideri del sé personale, addentrandosi così nel mondo in continua espansione dello scopo divino, carico di veri significati. La strada verso il loro trionfo finale iniziava - e inizia per ognuno di noi - dalla giusta comprensione.
Il ponte tra la temporanea coscienza umana e la Coscienza Cosmica è costruito da menti libere dal pensiero erroneo; è la comprensione a trasformarci, non il semplice desiderio di cambiare. Una volta acquisita una comprensione basilare delle grandi leggi dell’universo, sorgerà in noi l’indole giusta e, maggiormente in grado di vedere davvero il mondo, potremo finalmente gioire nel condividere con e per gli altri i nostri tesori appena scoperti, cominciando così a seguire il più grande e completo percorso di servizio altruistico. Lungo il Vero Percorso, grazie a un’amorevole e totale unione col Vero Sé, va via via dissolvendosi qualsiasi involucro egoistico della nostra personalità, e la coscienza diventa libera, cominciando a identificarsi con tutta la vita.
La giusta comprensione ci permette di intraprendere la ricca, colorata e grande avventura della vita con piena consapevolezza e intelligenza.

Il fulgore del Sole spirituale, prima oscurato, comincerà allora a emergere in brillanti colori d’oro da dietro le nuvole degli abiti mentali erronei del passato, e risplenderà nella nostra coscienza, illuminando e così disperdendo le nostre false percezioni, attraverso la rivelazione della luce della Realtà. Ci scopriremo così salvi lungo il Vero Percorso, equipaggiati e protetti dalla comprensione e consapevolezza che, trasformando la nostra indole e vivendo in accordo con le leggi universali, non ricadremo mai più nelle fredde e solitarie ombre del nostro egoismo ignorante.


I Servitori, come l’umanità in generale, dovrebbero fare ciò che sanno essere utile per la crescita spirituale, ciò che dà loro la sensazione di avere un obiettivo reale. Hanno solo bisogno di seguire la propria gioia, poiché nella gioia è la felicità, e dove c’è felicità il servizio spontaneo e devoto scorrerà con naturalezza da un cuore pieno d’amore. Che i Servitori facciano qualsiasi cosa che fa cantare il cuore, e se anche dovessero sentire che il proprio cuore non è intonato, allora forse hanno bisogno di imparare una nuova canzone. Il Vero Percorso non è mai monotono, poiché servendo continuiamo ad imparare. L’ insegnante più preparato sarà di sicuro un ottimo studente, ed è ben noto a simili individui che il livello di apprendimento si innalza di molto lungo il percorso del servizio amorevole.
I Servitori che si sono risvegliati riconoscendo la saggezza insita nell’intraprendere la via del servizio altruistico arriveranno presto a capire la liberatrice Legge dell’Accettazione, e sceglieranno felici di vivere nella sua osservanza. Abbandonando ogni attaccamento ai risultati, possono cominciare a capire con chiarezza che da soli e di per sé non sono in grado di fare nulla di spiritualmente meritorio. Tuttavia, eliminando il sé inferiore dalla loro prospettiva, i Servitori scopriranno che la loro stessa Intelligenza divina può risplendere attraverso la personalità così liberata. Riacquisendo la loro attitudine naturale di resa incondizionata alla vita e di fiducia totale nella sua onniscienza, ricorderanno di nuovo che solo lo Spirito divino può servire gli altri: serve se stesso in altre manifestazioni apparentemente individuali dell’Uno. Questa è, di sicuro, una rivelazione e una delusione enorme per quanto riguarda l’ego, che nel corso di tutta la sua vita ha sempre gioito di tutta l’importanza attribuitagli, con una prontezza figlia dell’ignoranza più totale. Accettando con fiducia tutto ciò che è, i Servitori risvegliati lungo la strada della crescita spirituale abbandonano le loro abitudini conflittuali (che possono aver adottato per fungere da esempio all’umanità), riappropriandosi della loro saggezza innata, che ricorda loro di amare e basta, e quindi di lasciare che tutto sia. Ogni cosa nel mondo è così vista per come è sempre stata, cioè perfetta: la Legge di Causa ed Effetto governa il grande sfarzo della Creazione, e opera attraverso ogni particella dell’universo e ogni esperienza di vita.
Tutti i Servitori risvegliati riconosceranno che è il Sé Superiore - lo Spirito divino - ad avere in realtà il comando, non la personalità. Per via della loro identificazione passata con l’ego fittizio e le sue illusioni terrene, molti Servitori si sono senza saperlo allontanati da un amico e un consigliere sincero - la loro anima collettiva - che, in quanto rappresentante divino della Mente Universale, li ha sempre guidati con gentilezza e senza clamore, avendo scelto di servire il mondo attraverso le personalità dei singoli Servitori, e restando in paziente attesa della comprensione e della giusta risposta. L’onnisciente Spirito della Creazione che tutto ama illuminerà sempre la mente e il cuore di chi agisce e lavora in armonia con le sue sagge disposizioni, e seguire quello Spirito ovunque vuol dire percorrere la Via dell’Illuminazione.
I Servitori risvegliati che hanno ritrovato il Vero Percorso aiutano gli altri ad accelerare la propria crescita spirituale, concedendo loro la beata occasione di unirsi al servizio del Piano Divino che, una volta compreso e accettato dal libero arbitrio, eleverà il livello vibratorio della loro coscienza e li condurrà all’emancipazione dal dolore e dalla sofferenza del sé inferiore.

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Quando seguiamo la spinta naturale della nostra natura più profonda e quindi ci diamo agli altri con sincerità e amore, la Luce dello Spirito si amplifica in noi e sappiamo di star facendo qualcosa di buono e giusto. Nel servizio alle altre manifestazioni della Vita, la legge cosmica porta il divino Amore a manifestarsi, ed è attraverso la benevolenza altruistica che possiamo rivendicare la nostra giusta eredità spirituale: la realizzazione e l’espressione della nostra divinità latente. Se mai c’è stata una soluzione unica a tutti i problemi della storia umana, dal passato remoto al presente, e fino all’eternità, questa è di sicuro servire e continuare a servire, dare e non smettere mai di dare. Poiché è dando che si riceve, è questa la promessa della suprema Legge del Contrappasso, che restituisce a chi dà molto più di quanto egli ha donato con cuore.

Il Vero Percorso conduce sempre il devoto dalle più oscure regioni della vita in quelle di luminosità eterea. Chi serve gli altri con altruismo conoscerà scopo, adempimento, rivelazione, gioia ed emancipazione sempre maggiori lungo la strada che sale verso tutti i luminosi mondi dello Spirito. La devozione e la dedizione complete, intelligenti e incondizionate che contraddistinguono i Servitori risvegliati forniscono un rifugio da un mondo in tumulto, e permettono di essere tanto felici quanto si è ispirati dal divino a restare sul percorso scelto fino ad arrivare alla sicura liberazione, il cui culmine è rappresentato da giustizia suprema, pace incontaminata e perfetta santità.

È la Verità l’unica salvatrice di queste anime sublimi, è la Verità a fare da stella polare per orientarli nel loro viaggio di ritorno al divino, rappresentato dal servizio altruistico. La Verità è un salvacondotto per la Terra Promessa, e assicura a tutti i viaggiatori la liberazione finale dalla schiavitù delle delusioni terrene. La Verità - acquisibile solo col servizio agli altri - è per ogni benefattore della vita il solo valido nutrimento dello spirito personale; mostra Amore a chi serve gli altri, un Amore che è acqua fresca e limpida per l’anima assetata, caldo conforto per il cuore desideroso. La Verità riempie chi è vuoto; rivelando la promessa divina, restituisce ispirazione e speranza a chi si è perso in un mondo confuso, e libera dalla schiavitù del sé. La Verità è la luce alla fine dell’oscuro tunnel di tutte le illusioni generate dal sé inferiore. Ogni gioia deriva dalla Sola Grande Gioia che è la Verità. Cercare e trovare la Verità è il vero scopo dell’esistenza; è l’unica realtà spirituale per la quale valga la pena di vivere o morire. È una fonte eterna, inesauribile. La Verità scorre inesorabile attraverso tutta la Creazione con il solo intento di rivelare il suo cuore, che è Amore, e lo fa nel modo migliore, servendo gli altri.
Consacrandoci al servizio per il mondo, diventando con altruismo e senza condizioni docili strumenti della Volontà divina, assisteremo beati al grande bene che si manifesterà al di là di tutte le limitazioni della nostra vita, come il sole sorge luminoso in una mattina di primavera. E questa è una ricompensa che ci assicuriamo grazie alla nostra dedizione al bene di tutti. La Rivelazione sacra sarà un corollario della vera comprensione che avremo integrato nelle nostre vite; grazie alla nostra indole amorevole conosceremo l’immensa gioia dell’emancipazione spirituale, e lo splendore eterno del Paradiso diverrà una realtà concreta per noi, in virtù della nostra decisione di amare tutti allo stesso modo.
 “Chi vuol essere grande fra voi, si farà vostro servitore.” Marco, 10,43.









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