lunedì 3 novembre 2014

Il Piano divino per la Terra: i Servitori dell'umanità (parte sedicesima) - Il Grande rischio



Il Piano divino per la Terra





Capitolo 16

Il Grande Rischio


Le ricompense per la dedizione mostrata dai Servitori nella loro missione sulla Terra sono considerevoli. Dal momento che il Pianeta, soprattutto in questi tempi, comporta una moltitudine di prove e sfide, i Servitori che porteranno a termine la propria missione vedranno crescere notevolmente il loro livello di sviluppo spirituale. Allo stesso tempo, però, la discesa nella realtà di terza densità comporta un grande rischio, in particolare per i Servitori che hanno già da tempo superato il bisogno delle lezioni tipiche del piano fisico. In effetti, ogni singola anima esposta alle forti tentazioni e alle influenze negative del pianeta oscuro corre il pericolo di accumulare nuovo karma negativo. Il pianeta Terra potrebbe essere visto come una sorta di addestramento intensivo, che garantisce un rapido progresso a chiunque agisca con saggezza quando ne ha l’occasione, e questo è un bene per i Servitori che rispondono positivamente e con altruismo alla propria chiamata al risveglio. 

Tuttavia, il rischio maggiore e più tremendo tra quelli che corrono i Servitori sulla Terra è la regressione spirituale, ed è un pericolo davvero reale, del quale i Servitori erano a conoscenza prima della loro scelta di incarnarsi.
Condizionati dalla potente influenza negativa delle forze opposte che oggi sono sulla Terra, molti Servitori si ritrovano costretti a stazionare o addirittura recedere dalla frequenza vibratoria minima richiesta per essere raccolti dalla realtà di terza densità. Questo è dovuto soprattutto all’ignavia spirituale e, di conseguenza, alla dimenticanza auto-protratta. Invece di adempiere con dedizione il loro dovere nei confronti dell’umanità aiutando gli altri a esser pronti per assistere alla Nuova Alba, molti Servitori sono ancora oggi immemori della propria identità e del motivo della loro presenza al mondo. Ma questa inerzia non solo mette a rischio la loro missione personale e rende nulli alcuni degli effetti positivi degli sforzi che hanno compiuto, a volte nel corso di più incarnazioni, ma li rende anche responsabili del possibile fallimento della loro anima collettiva. E come se questo non fosse sufficiente, la conseguenza più devastante dell’oblio di un Servitore è di venire allontanato dalla missione e abbandonato per un periodo indefinito, forse per sempre, nella palude di anime che non sono in grado di soddisfare i requisiti del Tempo del Raccolto. 

I Servitori che a causa dell’oblio hanno accumulato nuovo karma rischiano di non poter essere presenti a quel momento cruciale e di essere quindi costretti dalla legge karmica a reincarnarsi in futuro su un pianeta fisico insieme a quanti tra gli umani hanno avuto un simile destino e non sono riusciti a evolversi. Questo è il grave rischio cui vanno incontro tutti i Servitori che hanno abbandonato la loro densità originaria per assistere l’umanità; un viaggio comprendente il grande pericolo di essere relegati per un’incalcolabile numero di incarnazioni a un livello di esistenza inferiore di quello dal quale provenivano prima di intraprendere la loro missione. È ora di vitale importanza, quindi, che i Servitori non ancora risvegliati accettino l’aiuto offerto loro dall’anima collettiva, e si lascino da questa guidare verso il risveglio in questi momenti davvero critici.
Il pericolo di essere obbligati per motivi karmici a restare sul piano fisico costituisce la sfida maggiore che tutti i Servitori devono affrontare e, dopo aver abbandonato la Terra quando scadrà il termine ultimo per il Pianeta, quelli che saranno sconfitti dovranno ritardare di un tempo indicibile il proseguimento del loro viaggio lungo l’eterna strada della vita. Qualsiasi azione, pensiero o sentimento cosciente che non sia amorevole ha delle ripercussioni karmiche negative. I Servitori hanno pertanto una necessità estrema di comprendere la natura dei gravi pericoli ai quali sono costantemente esposti durante la loro missione, ed è per loro di importanza vitale capire bene anche le opportunità che questi rischi presentano. 

Per poter portare a termine la loro missione, devono imparare a vedere attraverso l’illusione di separazione connaturata alla terza densità, e a praticare tolleranza e amore nei confronti di qualsiasi manifestazione della dualità. L’amore è per i Servitori il maggior aiuto nel processo di richiamo alla memoria, e tutti dovrebbero aver sempre ben presente che solo l’amore incondizionato non comporta debito karmico.
Secondo gli immutabili dettami della legge cosmica tutto il karma deve essere bilanciato nella densità nella quale è stato accumulato: “Si raccoglie ciò che si semina.” Oggi, un gran numero di Servitori cammina con passo malfermo sull’orlo di un grande baratro tra successo e fallimento. Molti, nella loro dimenticanza, hanno in effetti attratto a sé nuovo karma negativo mentre erano sulla Terra, nella attuale incarnazione o durante vite precedenti. è di vitale importanza per simili individui capire che stanno vivendo in tempi di grazia senza precedenti, e che possono estinguere tutti i loro debiti karmici del passato facendo oggi le scelte giuste. Le energie dell’Aquario sono enormemente efficaci per liberarsi dai vecchi e nocivi modelli psicologici ed emozionali. Tuttavia, non dovessero i Servitori riuscire a prepararsi per tempo a ricevere questa grazia, dovessero continuare a rimanere concentrati su se stessi o a ignorare i sintomi della purificazione, non potendo così raggiungere l’equilibrio karmico prima del Giorno del Giudizio, allora è certo che non saranno più compatibili con l’anima collettiva della quale una volta erano parte, poiché questa passerà a un più elevato livello di esperienza evolutiva. Essendo questa la ricompensa spettante all’anima collettiva per il grande impegno che si è presa in tempi assai remoti, le componenti impure (vale a dire i Servitori carichi di debito karmico) dovranno per forza essere abbandonate. Questi Servitori, quindi, si separeranno dall’anima collettiva e saranno costretti a reincarnarsi in sfere di vibrazione inferiore per poter riequilibrare il karma accumulato.

Questa retrocessione di sicuro comporta un ritardo considerevole, sebbene incalcolabile, al viaggio evolutivo di chi la subisce; eppure, per quanto questa situazione sia senza dubbio tragica, l’universale Legge del Contrappasso è sempre imparziale, e non concede scampo a nessuno. Le tristi anime dei Servitori che subiscono l’allontanamento dall’anima collettiva necessitano di ulteriori esperienze nei mondi inferiori, e queste saranno loro offerte anche se ciò potrà comportare innumerevoli vite spese in queste dense sfere, molte delle quali saranno cupe e desolate e potranno causare grandi sofferenze.
È dunque questo il risultato peggiore della missione di un Servitore: restare dispersi tra le altre anime erranti che non potranno entrare a far parte del Nuovo Mondo per un indefinito periodo di tempo. 

Tuttavia, ogni Servitore, in ogni parte del mondo, deve sapere che oggi gli vengono offerte grandi opportunità in virtù della grazia di questi tempi, una grazia senza paragoni. Possa ogni singolo Servitore riconoscere la propria chiamata al servizio e, utilizzando di conseguenza il proprio libero arbitrio con saggezza e altruismo, diventare parte del processo che porterà all’imminente Vittoria delle Epoche, e assicurarsi così di aver raggiunto la promozione spirituale al Tempo del Raccolto.

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