domenica 7 settembre 2014

Il piano divino per la Terra: i Servitori dell'umanità (parte nona) - L'attesa



Il piano divino per la Terra

I Servitori dell'umanità


Capitolo 9

L’attesa



La trasformazione terrestre dalle immense conseguenze accadrà rapidamente è sarà il risultato oggettivo e tangibile di un processo che ha già fatto il suo corso nei mondi superiori. L’innalzarsi della frequenza planetaria è finora stato graduale e in una certa misura sottile; i suoi effetti sono stati ignorati da molte persone. 

In ogni caso, sarà la lacerazione del velo tra i mondi a essere improvvisa, non lo sviluppo delle fasi di preparazione al grande cambiamento.
La durata del periodo che va fino al termine ultimo per il pianeta e al profetizzato evolversi della coscienza dipende da una moltitudine di variabili, che vanno dalle attività interstellari e interdimensionali fino ai pensieri e alle azioni dell’umanità; ogni forma di vita è interconnessa e interdipendente. Molti Servitori sono oggi in attesa che altri trovino il loro giusto posto nel disegno divino, e si preparino a dare insieme il benvenuto sulla Terra alla grande Luce che già si intravede all’orizzonte del vecchio mondo. 

Alcuni di loro, in incarnazione fisica sul nostro Pianeta, hanno aspettato con pazienza (e altri con frustrazione) per decenni, mentre il dispiegarsi del Piano Divino per la Terra veniva ripetutamente rimandato a causa della diffusa incidenza delle forze materialistiche e, quindi, della mancanza di preparazione da parte dell’umanità.
I Servitori maggiormente consapevoli del loro ruolo e della loro natura talvolta hanno dei vaghi ricordi della loro vita multidimensionale, del loro attivo servizio divino, ricordi che vengono spesso nei sogni. E sentendo, nel loro stato di veglia relativamente limitato, di non poter dispiegare in pieno nella loro vita terrestre quotidiana la coscienza più ampia, le maggiori capacità spirituali e la sfera di influenza positiva delle quali sono dotati, i Servitori si trovano spesso a covare una profonda brama di procedere al massimo delle loro possibilità anche sul piano fisico. Eppure, come abbiamo già visto, il mondo non è ancora pronto, e durante il periodi di attesa i Servitori possono di conseguenza avere l’impressione, piuttosto comprensibile, di essere in qualche modo inefficaci o addirittura inutili nei loro corpi fisici, costretti a una coscienza di terza densità. Comunque, nonostante la disperazione con la quale tentino, al di là delle discipline spirituali che possono impegnarsi a praticare e a dispetto di ogni rituale o preghiera, i Servitori non possono portare le loro facoltà superiori e la loro maggiore consapevolezza spirituale nella realtà fisica prima del momento prefissato, quando tutto ciò che deve essere pronto lo sarà e, nella maggior parte dei casi, la loro missione si dispiega su una base dello strettamente necessario. Le lente vibrazioni tuttora prevalenti sulla Terra impediscono in parte alla più estesa coscienza dei Servitori di manifestarsi, sebbene quando l’anima collettiva sarà completa e pronta, quando il giusto numero di Servitori saranno al loro posto nel mondo, quando scadrà il termine ultimo per il pianeta e quando l’attesa avrà finalmente termine, allora un torrente di energia divina permetterà il sorgere di un Potere e di un’Intelligenza supremi in quanti si sono preparati a ricevere e trasmettere una simile Luce. Nel frattempo, la vita degli ignari Servitori rifletterà su più livelli la tipica condizione dell’umanità, prima del suo predestinato risveglio.
Il periodo di attesa può essere visto come la fase preliminare del dispiegamento cosciente della missione dei Servitori, durante il quale si pongono le condizioni - soprattutto nei livelli interiori della vita - per un pieno risveglio spirituale, attraverso la personalità, sul piano fisico, dove si verificherà di conseguenza un significativo aumento dell’attività spirituale e del servizio altruistico. Quest’attesa è per i Servitori frequentemente caratterizzata da ansia, frustrazione, dubbio, perplessità, alienazione, confusione e senso di inutilità oltre, ovviamente, a tutte le altre preoccupazioni e sofferenze che allo stesso modo affliggono l’umanità. Simili pene, tuttavia, sono spesso in particolar modo intense per i Servitori, per i motivi già discussi. La pesante atmosfera psichica della Terra, che incombe sul campo della coscienza umana nel quale hanno scelto di incarnarsi, sarà per la maggior parte dei Servitori non ancora risvegliati una vera e propria prigione. Alcuni di loro potrebbero anche scoprire che la società li ha in un certo senso esiliati, seppur tacitamente, un esilio che è in parte anche volontario, poiché col dispiegarsi della consapevolezza e il ritorno della memoria i Servitori non riusciranno facilmente a adattarsi in sistemi sociali che vanno contro ai princìpi di armonia, progresso spirituale e scopo divino.
Un numero sempre maggiore di Servitori sta oggi rendendosi conto di quanto sia evidente l’incompatibilità tra i loro ideali etici e spirituali e quelli maggiormente diffusi e accettati nel mondo. Col Sole spirituale al centro delle loro percezioni, i Servitori vedono sempre più fitte le ombre che coprono il nostro Pianeta; sono in grado di vedere cose che altri ignorano. Essendo quindi consapevoli della sofferenza dell’umanità a tutti i livelli, e vedendo la negatività e il sempre maggiore squilibrio che pervadono il mondo, i Servitori possono sentirsi costretti dal proprio divino senso del Giusto a rifiutare sistemi di governo e ambizioni professionali, anche se questo dovesse portarli alla perdita di ogni mezzo di sostentamento. Grazie alla loro chiara percezione innata, alla sensibilità, all’integrità e alla benevola propensione a rivelare la verità nella Terra di bugie dove vivono, i Servitori sono spesso oggetto di ogni tipo di ostilità e persecuzione durante il periodo di attesa; difficoltà che nondimeno assicurano i più favorevoli risultati una volta affrontate e sconfitte. Andando incontro alle sfide del periodo di attesa con fede, comprensione, fermezza e pazienza, i Servitori vedranno diventare naturale e spontanea la loro capacità di esprimere amore incondizionato per tutte le multiformi manifestazioni del mondo fisico.
Il periodo di attesa, dunque, non è certo privo di sfide. Queste, però, sono più che produttive da un punto di vista delle opportunità spirituali. Infatti, sono talvolta specificamente programmate e messe in atto dall’intelligenza dell’anima collettiva, per incoraggiare nel Servitore l’uso del libero arbitrio nella sua scelta di avviare l’importante processo di ricerca delle soluzioni, e fare di conseguenza ulteriori scelte sulla base della conoscenza e dell’esperienza acquisite in tale ricerca, così come dovrà fare  l’umanità se vorrà modificare le proprie penose condizioni attuali. Nel sostenere i duri colpi e le ferite delle esperienze di vita sulla Terra durante il periodo di attesa si prevede, da parte dell’anima collettiva, che i Servitori siano portati a sviluppare una comprensione più profonda della natura dei problemi dell’umanità e, quindi siano in grado di meglio comprendere i requisiti necessari al successo della loro collettiva missione di servizio altruistico. Sebbene l’attesa possa rivelarsi per molti lenta e opprimente, i Servitori non dovrebbero sottovalutare l’importanza di questo periodo nel quale possono gettare le fondamenta del loro futuro dovere superiore nei confronti dell’umanità. Nelle parole del Maestro Tibetano, Djwal Khul: 


“Colui che è fedele al poco, lo sarà anche al molto. Nessun iniziato ha mai superato il grande esame di iniziazione senza esser prima passato egli stesso attraverso esami minori ogni giorno della sua vita.”


Per via delle loro temporanee eppur reali limitazioni, i Servitori sono sempre tentati a ripetere gli stessi errori tipici dell’umanità. Il percorso che presenta minori ostacoli è una via facile e molto frequentata, e alcuni Servitori si accorgeranno di aver anch’essi deviato verso lo spinoso sentiero che porta a una terra oscura piena di pericoli e di lezioni difficili ma necessarie. Comunque, i Servitori che vorranno conoscere la vittoria nella loro missione dovranno alla fine smettere di seguire quello che nei circoli esoterici è conosciuto come il percorso sinistro: la via del servizio egoistico. Devono cioè, a un certo punto durante il periodo di attesa, arrivare a capire che fino a quando sceglieranno di imitare l’umanità identificandosi con - e battendosi contro - i problemi del sé inferiore, o personalità, non usciranno mai dalla solitudine e dalla sofferenza, perché stanno guardando nella direzione sbagliata. 

I Servitori vittoriosi scopriranno che le loro angosce personali e le fatiche del mondo si dissolveranno non appena ricorderanno come trionfare sul carico che tutta l’umanità è costretta a sostenere, un carico accumulatosi attraverso anni di perpetuo egoismo ed ignoranza.
I Servitori devono ricordare che la liberazione dalla sofferenza personale si ottiene solo attraverso l’identificazione con la maggior sofferenza della famiglia umana (e di tutta la vita sulla Terra) e quindi  riuscendo a risvegliare la vera Compassione. La potente energia spirituale e l’infallibile saggezza dell’anima collettiva sono a disposizione di ogni Servitore in grado di innalzarsi dall’ordinario mondo della personalità, nel pensiero come nelle azioni, e di vivere così in nome di una causa superiore alla semplice felicità egoistica. Nelle parole di Gesù: 

Se dedicherai la tua vita al sé egoistico, allora la perderai. Se dedicherai la tua vita al servizio del prossimo, allora la salverai. Se vorrai trovare la vita spirituale, la vita dell’uomo in Dio, allora dovrai  percorrere uno stretto sentiero e attraversare uno stretto portale.”

La vita nella terza densità durante il periodo di attesa offre molteplici occasioni per imparare ad amare, attraverso l’apparentemente impenetrabile illusione della separazione. Si tratta di lezioni impartite sotto forma di ostacoli e difficoltà particolari, che solo il piano fisico presenta. Per quanto dure queste lezioni possano essere, comportano un ampio spettro di opportunità di rapida crescita e, quindi, avanzamento spirituale consapevole. L’apprendimento sul piano fisico elargisce infine alle anime promosse il meritato passaggio a livelli di esperienza superiori e più espansi. Per cui, un anima legata al piano materiale che abbia per la prima volta esaurito i debiti karmici di terza densità e appreso in pieno le lezioni del piano fisico, potrà proseguire la propria crescita in reami più sottili, con piena continuità di coscienza da un’incarnazione incorporea all’altra. Per un Servitore che abbia portato a termine il proprio dovere sulla Terra i vantaggi sono ovviamente maggiori, e hanno una diversa natura in virtù del più elevato giro della spirale evoluzionaria già raggiunto prima dell’incarnazione fisica.


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Bisogna però sottolineare che oggi, durante il periodo di attesa, un significativo numero di Servitori, risvegliandosi, si inorgogliscono dello stato spirituale che in parte ricordano di aver raggiunto, e questo è motivo di preoccupazione. Quelli che riescono a richiamare alla memoria vaghi ricordi dell’anima li interpretano talvolta in maniera errata, e finiscono col convincersi di essere in qualche modo al di là delle leggi e delle realtà che riguardano il piano fisico. Questa errata comprensione degli stati di coscienza, che sono veri e reali solo in assenza dei veicoli inferiori della personalità, è oggi responsabile dell’imprudente autocompiacimento diffuso tra i Servitori. Di conseguenza, con l’accrescersi delle complicazioni e di nuovo debito karmico, il termine della loro missione è di volta in volta posticipato. Invece di penetrare con volontà e intenzione il velo dell’oblio attraverso servizio e ricerca, i Servitori talvolta si abbandonano alla certezza che stia per succedere qualcosa di speciale e, dunque, loro non devono fare nulla, se non aspettare che “la festa abbia inizio”. Seppure questa sorta di visione del futuro contenga un fondamento di verità, la presunzione unita alla passività spirituale non porteranno i Servitori all’adeguata preparazione, a sicuro detrimento dello scopo della loro incarnazione. L’auto-soddisfazione dei Servitori nel periodo di attesa è ovviamente di intralcio soprattutto al proseguimento dell’accelerazione vibrazionale del Pianeta, e potrebbe infine rendere addirittura i loro veicoli inadatti a ricevere le potenti energie spirituali che stanno per essere rilasciate nel mondo.
Le personalità nelle quali si incarna l’anima collettiva costituiscono dei vitali strumenti attraverso i quali possano manifestarsi sulla Terra le direttive del Piano Divino. Di conseguenza, i Servitori dovranno fare di tutto per tenere i loro corpi mentale, emozionale e fisico nella migliore condizione possibile, per poter svolgere attraverso questi la propria missione in modo ottimale; missione che la coscienza superiore multidimensionale dei Servitori svolge di continuo e simultaneamente su più piani dall’altro lato del velo tra i mondi. I Servitori che scelgono di ignorare le lezioni del periodo di attesa (come coloro tra gli umani che decidono di rimanere nell’egoismo e nell’inerzia spirituale) devono prepararsi a conoscere gli effetti negativi dell’imminente flusso purificatore di energia Aquariana. Devono capire che, essendo in generale più sensibili della media degli esseri umani, sentiranno per primi tali effetti e, inoltre, se non si preparano adeguatamente nel periodo che precede il termine ultimo per il pianeta, potrebbero trascinare nel loro fallimento personale anche l’umanità e la loro stessa anima collettiva. Infine, per via della loro innata capacità di comprendere, i Servitori sono obbligati a offrire il loro sapere all’umanità. Se l’orgoglio o l’indifferenza li allontanano da tale dovere, allora contravvengono alla Legge del Servizio che governa la vita delle loro anime. Rinnegando così il loro stesso spirito, si costringono a soffrire e a contrarre ulteriori debiti karmici.


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Il periodo d’attesa è un’importante occasione offerta ai Servitori per imparare a trascendere dubbi e paure, e quindi cominciare ad agire in concerto con l’umanità per una causa giusta. Le limitazioni temporanee imposte loro dal velo dell’oblio spingono i Servitori a unirsi e a formare collettività, nelle quali le diverse ma complementari abilità possano essere usate al fine di raggiungere una visione comune. Offrendo di nuovo sé stessi come strumenti della volontà Divina, vedranno automaticamente dispiegarsi il processo del loro risveglio spirituale, il loro richiamo alla memoria.
Ci sono altri vantaggi che si possono ottenere nel periodo di attesa. Per quanto questi possano talvolta sembrare forme minori di servizio, esse sono di importante rilevanza nella totalità della missione di ogni singolo Servitore e non dovrebbero essere ignorate. Esse includono:

1.   Preparare la via per altri esemplificando i requisiti essenziali di un’umile attitudine alla ricerca sul percorso spirituale. Una sincera e forte volontà di conoscere la verità dei tempi e lo scopo della propria incarnazione di sicuro forniranno ai Servitori la capacità di intuito e l’esperienza necessarie, e queste a loro volta porteranno alla comprensione di quelle sottili sensazioni prima percepite solo come vaghi sussurri dall’interno dell’anima. Acquisendo così una più reale comprensione del loro posto all’interno del Piano Divino per la Terra e del loro potenziale contributo al proseguimento dello stesso, i Servitori cominceranno a sentire il loro spirito manifestarsi sempre, risvegliando la coscienza, sintetizzando e integrando in un unico insieme coerente tutto il sapere e le esperienze accumulati nelle vite passate e nella presente incarnazione.

2.   Registrare per i posteri importanti scoperte e invenzioni lungo il cammino della ricerca in tutte le aree dell’innovazione, e raccogliere questi studi e ritrovati affinché vengano assorbiti dalla mente collettiva ed entrino a far parte del suo bagaglio di esperienze e nozioni.

3.   Innalzare la vibrazione planetaria. Con la sola presenza, e persino quando non sono ancora liberi dal velo, i campi aurici dei Servitori - avendo una frequenza vibratoria superiore - avranno un importante ruolo nella trasmutazione delle dense energie diffuse nel mondo. Inoltre, coi loro sforzi mirati alla comprensione spirituale, i Servitori contribuiranno ancor più al bene di tutti, irradiando energie positive e stimolanti lungo il loro percorso.

4.   Incoraggiare l’umanità a compiere sempre nuovi sforzi nella costante ricerca della verità, al contempo aiutando gli altri Servitori che non sono riusciti a penetrare il velo abbastanza da poter ricordare il proprio scopo.

5.   Trasmutare ed attivare la rete di energia sottile della Terra. I Servitori si trovano spesso a reagire a qualcosa che da dentro li spinge a visitare svariati luoghi sul Pianeta. A volte questi posti si rivelano essere siti sacri dimenticati o mai scoperti, dove i Servitori possono spontaneamente - ne siano coscienti o meno - assistere la Madre Terra nella sua preparazione all’imminente rinascita, aiutandola a liberare le importanti informazioni e le energie vitali che sono immagazzinate all’interno dell’intelligenza planetaria, e che sono strettamente collegate all’ormai prossimo grande cambiamento.

6.   Vivere secondo il nuovo paradigma mondiale e, quindi, dimostrare come si giunge ad acquisire una vera visione dell’Età Aquariana. Con l’atrofizzarsi di tutto ciò che appartiene ai vecchi e superati modelli di vita, con l’avvicinarsi del collasso e, infine, la completa dissoluzione di questi ultimi, i Servitori mostreranno la strada per il Nuovo Mondo sacrificando scientemente le sicurezze materiali e le tipiche comodità sociali che sono diventate la norma per tante persone nell’attuale Occidente. In cambio, abbracceranno attivamente una Causa superiore: l’avanzamento dell’Unico Lavoro Divino sulla Terra.

7.   Incitare gli altri ad avanzare sul cammino spirituale, offrendo loro servizio amorevole e altruistico.

8.   Assistere l’umanità nel generale processo di rieducazione in preparazione del Nuovo Giorno.

La maggior parte delle attività ora elencate si svolgono nelle fasi iniziali della missione dei Servitori e prima dell’importantissimo Tempo del Raccolto, sono cioè servizi preliminari, e non verranno offerti per sempre. In realtà, possono essere in generale effettuati solo nel periodo di attesa e prima del pieno richiamo alla memoria per le seguenti ragioni:

1)          con il sollevarsi del velo dell’oblio e per via del conseguente risveglio, il campo aurico dei Servitori diverrà altamente magnetico. Per questo motivo, i contatti e le relazioni che in precedenza erano praticabili con l’umanità saranno sempre più problematici a causa dell’incompatibilità vibratoria. Le potenti e intense emanazioni dei Servitori saranno nel prossimo futuro causa di problemi per quanti restano nascosti tra le ombre dell’egoismo e della paura;

2)         i Servitori, ricordando il loro scopo collettivo e quindi rientrando in possesso delle loro facoltà superiori, diverranno più impegnati e specializzati nell’ambito del loro servizio, e saranno molto più portati ad isolarsi dal mondo per poter portare avanti in circoli chiusi un lavoro esoterico ancor più vitale;

3)        con l’innalzarsi della frequenza vibratoria sulla Terra, si avrà anche l’estendersi dell’oscurità, perché le forze antagoniste della Luce faranno il loro disperato assalto finale per mantenere controllo e dominio. Mentre l’umanità continua a essere costretta a confrontarsi con la sua impurità interiore, la sensibilità ipersviluppata dei Servitori li spingerà a ritrarsi dal crescente caos della catarsi globale. Quanto più avanti avranno portato il loro processo di richiamo alla memoria, tanto più si distanzieranno tra quanti non saranno in grado di scegliere amore e servizio come modello di vita. Infatti, nel prossimo futuro, in un modo o nell’altro ogni individuo sulla Terra avrà dovuto prendere la decisione di affiancare o le Isole di Luce o le caverne di oscurità; non ci saranno possibilità alternative.


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Molto spesso, durante il periodo di attesa, la pazienza dei Servitori è spinta al limite, in quanto la nostalgia dei loro luoghi di origine si fa sempre più forte e rende molti di loro impazienti di tornare “a casa”. Tuttavia, non si sono certo incarnati sulla Terra per poi girare i tacchi  e tornare indietro prima di aver portato a termine la loro missione. I Servitori che faranno le scelte giuste durante il periodo di attesa saranno incoraggiati dal fatto che la parte finale del loro compito sarà infinitamente più positiva, gioiosa e produttiva delle fasi iniziali, caratterizzate da cecità e conflitti inevitabili. Molto presto, i Servitori di successo, acquisiranno il pieno ricordo dei maggiori dettagli del nobile dovere che hanno nei confronti del genere umano e del pianeta Terra, e la loro missione sarà compiuta nel pieno possesso della loro memoria.
Nel frattempo, non ti identificare con questa effimera illusione di vita. Questo è da sempre il monito di ogni Servitore durante il periodo di attesa, poiché conservando una prospettiva oggettiva - tenendo cioè aperti occhi, orecchie, mente e cuore - sarà possibile vedere che tutto nel mondo è in un evidente stato fluido, soggetto a cambiamenti sempre maggiori. Le preoccupazioni e le ansie per la realtà di ieri possono essere considerate in prospettiva come una fugace chimera alla luce della nuova e più luminosa realtà di oggi. I Servitori che hanno sempre perseverato nel loro dovere con totale dedizione, e che possono anche essersi sentiti stanchi, come se stessero per esalare l’ultimo respiro nella più completa solitudine, abbandonati in una terra ostile e straniera, non devono più soffrire da soli, perché l’orizzonte futuro è carico di luce e un numero sempre crescente di Servitori si sta ora risvegliando, e tutti cercano di unirsi in un unico, grande insieme.
I Servitori che hanno appreso le lezioni del loro periodo di attesa e sono, dunque, in grado di capire, accettare, perdonare e lasciar andare il proprio passato, estinguendo così qualsiasi debito karmico di terza densità, vedranno farsi sempre più intenso e forte il legame con l’anima collettiva dalla quale provengono. Così liberati, potranno iniziare a innalzarsi senza sforzo alcuno sulle sempre nuove ondate di opportunità spirituali. Risvegliandosi e scegliendo di seguire il percorso della ricerca e del servizio, sempre più Servitori stanno attirando a sé altri individui, che appartengono alcuni alla loro stessa famiglia spirituale, altri all’umanità. Su scala globale, la velocità dell’inevitabile processo di riunione sul piano fisico determinerà il tempo per il compimento della grande funzione collettiva, per eseguire la quale i Servitori si sono incarnati sulla Terra e, di conseguenza, influirà anche sulla durata del periodo di attesa.



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