martedì 3 settembre 2013

Superior stabat Lupus


SUPERIOR STABAT LUPUS

LONGEQUE INFERIOR 

 AGNUS

"Ad rivum eundem 
lupus et agnus venerant,
siti compulsi.
Superior stabat lupus,
longeque inferior Agnus".

Fedro





Sembra che dalla scomparsa di Fedro, 
 noto scrittore latino, non sia sostanzialmente cambiato nulla,
considerando oltretutto la susseguente venuta di Gesù di Nazareth, detto il Cristo 
e  la di Lui e nel Suo nome successiva posa in opera 
della Basilica romana in San Pietro..!
Eppure ora i tempi stanno per cambiare, anzi sono già cambiati!
Non ci credete?
Non troverete risposte fuori di voi, se prima non le cercherete dentro di voi...
E, in buona sostanza, è la stessa cosa che con altre parole e in altro tempo 
era già stato detto... 
"Il Regno dei Cieli è già qui sulla Terra ed è dentro di voi" . 
Chi ha orecchie per intendere, INTENDA !

Dinaweh
    


Con il mese di settembre è opportuno riprendere il discorso che avevamo lasciato interrotto a proposito 
del network, singolare quanto mai 'antico' sistema di sostegno e di guadagno. 
Molte sono ancora le persone non convinte della sua 'affidabilità' che maturano spesso una diffidenza tale da indurle a guardare con sospetto queste forme di reddito, per non parlare di chi, una volta fatta l'esperienza senza averne goduto alcun beneficio e magari peggio ancora, avendo perso anche del denaro, giurano di non volerne più sapere per il resto della loro vita...  E poi rimane anche il sospetto sulla provenienza e sull'affidabilità etica e morale delle aziende che spesso si servono di questa forma di guadagno per incrementare il loro business...    
Ricordate?
Erano questi i temi in parte già affrontati dalle pagine di questo blog, in parte ancora da approfondire...
Wow! Tanta roba, eh? 
Come potete ben vedere il tema sembra alquanto spinoso e complesso e lo si può osservare da diverse angolature e prospettive. 

L'approccio di chi scrive potrebbe essere quello del venditore (o almeno è quello che vi immaginereste che fosse, dal momento che avrete ben compreso dalle pagine di questo blog quanto interesse vi si dedichi al tema suddetto), venditore il quale in ragione dell'etichetta che cerca di promuovere, vuole a tutti i costi portarvi dalla sua, convincervi, addomesticare la vostra tigre (la vostra fottuta e sempre vigile mente!) per farle fare tutte le evoluzioni del caso come con la tigre del circo, dimostrando così di averne ragione, oltre ad avervi fatto divertire e magari guadagnare tanti bei soldini, che in questo momento non farebbero male a nessuno, c'è da scommetterci!...
Potrebbe altrimenti  essere un 'approccio più compassato e schivo, non quello del business-man per intenderci o del domatore di tigri, bensì quello di chi, senza secondi fini del tipo "la/lo devo convincere a tutti i costi", con tono freddo e distaccato vi sciorina davanti agli occhi tabelle di calcoli e statistiche matematiche che dimostrano la validità del sistema, nonostante tutte le variabili e le indicizzazioni del mercato  dimostrino la difficoltà del momento attuale, la crisi globale e quant'altri accidenti possano oggi condire la magra pietanza economico-finanziaria, perlomeno per quel che ci vogliono far credere senza ombra di dubbio che sia... 

Eppure no, amici miei, non troverete da me alcuno di questi approcci: né l'uno, né l'altro! 
D'altro tipo sarà qui il livello sostanziale del ragionare insieme e, se mi permettete oserei meglio dire, dell'ascoltare e del sentire insieme ciò che già accade attorno a noi e, per alcuni, già dentro! 
E' soprattutto un modo di vedere... e a tutti gli effetti ha meno a che fare con i trucchetti e le evoluzioni della mente; piuttosto si trova più a suo agio nello spazio del cuore e di una visione, quella che ci porta a dare alla materia in questione così tanta considerazione, al di là del ritorno e del beneficio economico in sé, del resto altrettanto importante, anzi importantissimo...
Si tratta qui di fare il passo verso la comprensione evolutiva ed esistenziale del particolare momento storico o per meglio dire cosmico che stiamo vivendo, per comprendere le reali occasioni e opportunità che ci vengono offerte su un piatto d'oro e che hanno a che vedere intrinsecamente con il concetto di libertà, di abbondanza e di prosperità, a tutti i livelli della nostra vita.
Come potete comprendere il moto degli astri e il senso dell'Universo, se prima non comprendete le leggi che regolano il fluire dell'energia nella vostra vita? 
E' vero. Un mondo sta per crollare, anzi, si può dire che sia già crollato e, quando si assiste a un crollo il sentimento che ne consegue è quello della perdita e della commiserazione per tutto ciò che è appena andato perduto... 
I vecchi schemi e le vecchie credenze non riescono più ad avere presa sulle nostre vite, così di conseguenza i sistemi economici e politici appaiono obsoleti e decadenti; e, come sempre accade quando viene a mancare la sostanza che conferisce autorevolezza alla forma, questi stessi sistemi alzano la voce, fanno - come si dice - la voce grossa,  sparano le ultime cartucce per intimorirci e non permetterci di guardare cosa c'è al di là del filo spinato... 



Superior stabat Lupus... dicevamo e, in effetti tale schema parrebbe governare il mondo almeno da quando sul Pianeta si instaurò la civiltà patriarcale, sostituitasi alla precedente pacifica e prospera civiltà matriarcale, coincidente non a caso con l'età dell'oro. L'uso della violenza e del sopruso perpetrato dalla forza bruta maschile non fece che allontanare sempre più l'umanità dalla prosperità e dall'abbondanza, che divennero via via sempre meno accessibili, essendosi infranto quel patto armonioso tra energia maschile e femminile, principio regolatore di convivenza della società a garanzia di un equilibrio energetico intessuto anche sui piani sottili, oltreché nella manifestazione sul piano della materia. Ora, diciamo che - per fortuna o per merito, poco importa qui ai fini della nostra discussione - stiamo finalmente uscendo, anzi come dicevo poco fa, siamo appena usciti da questa trappola mortale, la stessa che per millenni ha persino programmato che la nostra vita in un corpo avesse un tempo limitato, molto limitato per manifestarsi, dopodiché sarebbe inesorabile sopraggiunta la morte! E se vi dicessi che anche a tal riguardo le cose sono cambiate?!  Chissà, magari in altra occasione avremo  tempo e modo di parlarne...
Vedere è già il primo passo verso la libertà, quella tanto agognata libertà che ci fa così paura... Non appena liberate un uccellino dalla gabbia dove è nato cosa pensate che farà? Forse molta più cacchina tanto per cominciare e poi, considerando che la sua natura è quella di 'prendere il volo' appartenendo alla specie dei volatili, dopo molte esitazioni 'proverà a volare'; chi vi dice che sarà una facile impresa? Non credetelo proprio, amiche mie, amici miei; saranno goffi e impacciati tentativi cui seguiranno cadute, spaventi e poi ancora ri-cadute...
Ecco, se mi permettete la metafora: questi siamo noi ora! 
Preferite forse immaginarvi come l'elefante nato e permanentemente vissuto attaccato al palo da una esile cordicina che non osa spostarsi da lì, anche se con la sua mole potrebbe sradicare il palo e strappare la cordicina, non appena prendesse coscienza di sé e si spostasse? Beh, scegliete l'immagine che sentite più appropriata a voi; magari in relazione al vostro peso specifico, o alla simpatia che vi suscitano i rispettivi animali...
Ora è arrivato il momento in cui possiamo prendere coscienza di chi siamo veramente e darci da noi il permesso di volare, o di strappare la corda, as you want! Non sarà un'impresa facile, almeno all'inizio. Molto più comodo stare in gabbia, anche se non potremmo sopportarlo ancora troppo a lungo, viste le forze in ballo ora sul Pianeta. Nessuno può più impedirci di fare il salto, se non noi stessi, la nostra mente... La mente!!! I pensieri che si affollano entro la angusta e tuttavia presuntuosa scatola cranica... A volte la immagino come la paletta che raccoglie tutta l'immondizia che c'è in giro! Beh, amiche mie, amici miei... è proprio così! Il più delle volte infatti tutto quello che vi entra non ci appartiene, non ci riguarda. Ovvio! Se entra qualcosa dall'esterno, vuol dire che non è roba di casa nostra.  E di cosa stiamo parlando se non delle forme pensiero che raccogliamo nell'etere, dai giornali, dalla televisione, dai genitori, dalla famiglia, dagli insegnanti, dalla scuola, dalle convinzioni e dai giudizi e pregiudizi della comunità cui apparteniamo per razza, cultura, religione; da tutti quei preconcetti stantii, custoditi come salami e prosciutti, a volte da tempi immemorabili sugli scaffali delle cantine buie e asfittiche della 'deificata' ragione?! Di quale 'patrimonio in dote'  stiamo parlando, se non di quello che abbiamo trovato già preconfezionato al momento della nascita?!  Con questo non voglio che pensiate che abbia qualcosa contro la mente. Può diventare una preziosa alleata, se solo le lasciamo il posto che le spetta di diritto!
E' arrivato il momento in cui qualcuno, qualcosa o chi per esso (avremo modo in altro contesto di verificare chi o che cosa sia...) ci ha aperto la porticina della gabbia o ci ha suggerito di strappare con un semplice movimento della spalla la cordicina che ci ha tenuti "al palo" per millenni e millenni! 


Per favore ora non cagatevi addosso, come l'uccellino della gabbia... Cercate di guadagnare il più velocemente possibile la più vicina toilette, e ricordatevi di portarvi dietro il pc o il tablet su cui state leggendo! Ah, ah, ah,... E' bello ogni tanto ridere di noi stessi: aiuta a non prendersi troppo sul serio e allenta le tensioni...

Sì, certo, la libertà all'ergastolano può fare questo effetto! Provate a fare un respiro profondo ora. Sentite la libertà entrare dentro di voi, irrorarvi tutti i polmoni, prendete confidenza con questa sensazione. Non scacciatela. Nessuno vi farà del male! Amatevi! E' la cosa principale che possiate fare in questo momento della vostra splendida vita, se volete essere liberi! Benedite, non maledite, ci è stato ricordato dai Maestri. Pensate, mi viene in mente di dirvi questo ora! Sì. Spesso accade che sia la vita stessa a prendersi carico di noi per aprirci quel cancello, provocandoci l'incendio in casa e costringendoci ad uscire fuori. Che cosa credete che significhino i terremoti e gli tsunami che stanno scuotendo la Terra, se non un richiamo per noi ad uscire da tutte le vecchie convenzioni, ad uscire dalle gabbie che ci siamo costruiti e che abbiamo arredato con cura maniacale, pur di non abbandonarle?! 
Sì, la libertà ci fa molta più paura della condanna all'ergastolo che ci siamo da noi stessi comminati. Vedere - dicevamo -  è già iniziare il cammino verso la libertà. Non abbiate paura di vedere! Ovunque vi troviate, qualsiasi situazione difficile stiate vivendo, benedite, non maledite e, soprattutto, non giudicatevi più. Cominciate ad amarvi. Amatevi sempre e ringraziatevi di essere dove siete. L'avete visto: ora siete un po' più liberi!

Sapete cosa significa il termine libertà nella lingua inglese e anche in tedesco? Pace! Quando abbiamo la libertà abbiamo la pace: Freedom in inglese; Freiheit, in tedesco, sottendono anche all'energia della Dea Frita, che ha attinenza con il significato di rilasciare, in inglese Release! Molto di quello con cui ognuno di noi ora si sta confrontando ha a che fare con la libertà. Siamo liberi dai condizionamenti quando siamo disposti a lasciare andare tutto ciò che ci impedisce di volare, di fare il salto dentro di noi. Siamo spaventati dalla libertà che ci viene offerta su un piatto d'oro, come dicevo all'inizio della nostra riflessione, perché non siamo abituati a gestire e ad accettare di essere liberi! Preferiamo aspettare che qualcuno faccia l'esperienza della libertà al posto nostro, per ragionarci ancora un po' su, per avere il tempo di decidere se siamo pronti o no, per vedere se qualcosa accada all'esterno per poi prenderci ancora un po' di tempo per reagire... ma non funziona così!  Da questo momento in poi la gabbia è aperta, il fuoco è divampato in casa e siamo costretti ad uscire. Spesso abbiamo necessità di essere messi all'angolo dalla vita, prima di prendere coraggio e determinazione. Molte volte dietro un gesto eroico si nasconde l'uomo comune, costretto dalle situazioni che non possono aspettare, che non danno il tempo di ragionare, che obbligano ad agire. Il cor-aggio cos'altro è se non l'agire del cuore!

Ora che abbiamo compreso che cosa ci tiene lontano dalla libertà, dalla possibilità di lasciare andare i pesi e i gravami di cui abbiamo parlato sopra, chiediamoci: cosa mi tiene lontano dall'abbondanza nella mia vita?
Ci è stato detto, e continuano a dircelo, che siamo in piena crisi energetica, in una crisi economica senza precedenti, un buco nero per l'economia mondiale, da cui sembra impossibile tirarsi fuori. Eppure l'energia che esiste nell'universo è infinita e c'è in abbondanza! Quando e non appena ci diamo il permesso di essere liberi, allora noi cominciamo ad amarci e, non appena ci amiamo, entriamo in contatto con l'abbondanza nella nostra vita, crisi o non crisi... La crisi è creata ad arte per le persone che decidono di voltare le spalle alla propria libertà. Noi diventiamo auto-immuni alla crisi nel momento in cui decidiamo di essere liberi e cominciamo ad amarci. Questa rinnovata coscienza, che altro non è se non la consapevolezza di tutti i nostri potenziali, questa coscienza, dicevamo, ispira l'energia. L'energia esiste nell'Universo; c'è e basta. E' neutra e ce n'è abbastanza da alimentare il pianeta e tutti gli esseri che lo abitano per centinaia e centinaia di anni da qui in avanti... 
Essa funziona perché è libera e funziona per chi è libero ed è liberato!...
Poiché l'umanità non è libera, né liberata, essa non è ancora libera e quindi non funziona nelle nostre vite. Semplice! La coscienza ispira l'energia e l'energia che è neutra si mette a lavorare in favore dell'uomo libero e liberato.

L'idea che non ci sia abbastanza energia o abbondanza di risorse per tutti è un'idea distorta, tenuta in piedi da chi non desidera che l'umanità si liberi dalle catene o dalla cordicina attaccata al palo dell'elefante. Quando la nostra coscienza si libera, è aperta, allora l'energia comincia a irradiarsi libera e abbondante attorno a noi, proprio come un sole irradia il suo calore a chi gli sta vicino! E allora la coscienza nella sua ritrovata libertà sarà in grado di creare tutto ciò di cui ha bisogno. 

Quando la coscienza è aperta, libera, allora l'energia si muove. Quando la coscienza è limitata dai sistemi di credenza, quando è limitata dalla mente, dalla coscienza di gruppo, da quello che dice la gente, dai veicoli di informazione di massa al servizio di chi non vuole che tu ti liberi, poiché altrimenti non avrebbe più alcun potere su di te, allora l'energia non fluisce nella tua vita; ne puoi avere qualche zampillo, ma non irradia; non c'è abbondanza, c'è solo mancanza: mancanza di passione nella tua vita, perché fai la vita che altri ti impongono subliminalmente di fare, non esattamente la tua, non ne hai il cor-aggio, non agisci col cuore! 
Hai mancanza di amici veri, poiché col cuore chiuso e diffidente chi potrai attrarre a te, se non energie a te consimili? Ricorda che esiste solo il Presente e se la tua condizione attuale è quella di scegliere di essere schiavo, allora attrarrai a te soltanto i tuoi simili, cioè altrettanti schiavi come te. ...Che non significa che tu non sia un Essere di luce, ma che semplicemente preferisci abdicare dall'Essere di luce che sei, per paura del tuo stesso potenziale!  
Hai mancanza di autostima, vivi tutte le mancanze e l'energia non si muove. 
Nessuno verrà più a salvarti, specialmente ora che molti tuoi simili perdono il lavoro, la casa, gli affetti e non esiste nemmeno uno Stato che possa garantire loro una seppur minima sussistenza. E' sufficiente accendere la tv e ascoltare qualche programma d'inchiesta per rendersi conto di quanto ciò che stiamo dicendo qui sia vicinissimo alla nostra esperienza, se non ne siamo già coinvolti in prima persona.
Siamo soli, di fronte a noi stessi e di fronte a tutti i nostri potenziali. Tutto ciò che mi accade, da questo momento in poi, comprendo che accade perché lo sto creando io. Viene da me. Nessuno ne ha colpa, non esistono responsabilità se non in me e nelle scelte che decido o non decido di fare,  in totale e piena libertà di agire o non agire con il cuore, con tutto il cor-aggio necessario o con tutta la paura che blocca 
il mio potenziale!

Cosa rappresentano i network quindi, se non una possibilità che ci viene data, offerta sul famoso piatto d'oro, per uscire dalle nostre limitanti convinzioni, per lacerare finalmente il muro del dubbio e del sospetto dietro il quale ci barrichiamo e ci raggeliamo, in attesa che arrivino gli extraterrestri a prenderci e portarci via, come cantava Eugenio Finardi in una delle sue più belle canzoni... 
Cos'è questo farneticare della mente che analizza, che vuole spaccare il capello in quattro, che si chiede chi ci sia dietro il business dell'oro di questo o quel network e che si permette di sentenziare secondo i suoi soliti criteri spietati che nulla di buono può arrivare da questa o quella località del mondo!? Da che pulpito, mi verrebbe da dire: noi che in Italia abbiamo inventato la mafia, l'andrangheta e la camorra... e ci permettiamo anche di sentenziare farfugliando cose senza senso, senza né capo né coda, solo per non ammettere che ci stiamo cagando sotto dalla paura???

Sarebbe sufficiente ammetterlo: "Scusate, ma mi sto cagando sotto dalla paura, mi portate della carta?"! Se solo avessimo quel coraggio! L'Universo non attenderebbe un milionesimo di secondo per tenderci la mano e tirarci fuori dal bozzolo che noi stessi ci siamo creati! E perché infine etichettare un sistema che si fonda  sull'autoaiuto e sulla condivisione come disastroso e inconcludente, solo perché noi siamo arrivati impreparati all'appuntamento con la storia? Certo amiche mie, sicuro amici miei! E' proprio questo quello che dobbiamo avere il cor-aggio di vedere. Diceva Gesù: "il guasto, il marcio non è là fuori, è nel tuo cuore e nel tuo occhio"...
   
                                                 Benedite e non maledite!

Considero e porto nel cuore il messaggio: ogniqualvolta la vita mi pone e ripropone davanti le stesse opportunità, anche se rivestite in abiti e modalità differenti vuol dire che esse per me rappresentano ancora una sfida con cui mi viene offerta la possibilità ancora di confrontarmici, per evitare in seguito di tornare sui soliti passi.

Benedico e non maledico!
Quello che ero ieri non sono più oggi. Oggi è il mio eterno Presente. Oggi io gioco di nuovo la partita, per altre comprensioni e può darsi che il fallimento di ieri fosse la naturale conseguenza di ciò che ero ieri, coacervo di paure e resistenze che ora non mi appartengono più e che, lasciando sgombro il cammino davanti a me di fronte alla stessa identica opportunità, mi permettono di fare il balzo dentro e fuori di me con inusitata agilità e scioltezza! 

Qualcuno di voi ha mai provato a rileggere un libro due anni dopo la prima lettura? Quante cose vi dice che allora non avreste mai potuto afferrare o comprendere con la stessa facilità di oggi! 
Non ti fermare mai davanti al "già visto", al "lo conosco già...". 
Non puoi imbrigliare la vita nelle gabbie della tua mente; essa scorre dentro di te come un fiume e la sua acqua non è mai la stessa di ieri. Il pianista impara sbagliando le note della partitura, sbagliando la diteggiatura egli deve tornare indietro e interrompere di nuovo la frase musicale; più e più volte dovrà applicarvisi, prima di poter esprimere compiutamente il senso della composizione; l'atleta sbaglierà più volte il salto con l'asta... Non per questo al primo errore dirà: "no, questa disciplina non fa per me"; lo scienziato proverà più volte lo stesso esperimento, aggiungendovi sempre nuove comprensioni, prima di poter affermare la veridicità del suo postulato. Accogli dunque con devozione tutto quanto la vita ti pone davanti, chiediti perché arriva, non sottovalutare il suo modo silenzioso e senza clamore che ha nel presentarti nuove opportunità; non sottovalutare neppure il/la suo/a messaggero/a, per i preconcetti e i pregiudizi della mente: spesso le più grandi lezioni della vita le apprendiamo da chi meno ce l'aspettiamo; sii grata/o , valuta attentamente tutto l'esistente come un insegnamento che bussa alla porta del tuo cuore, più che della mente. Sappi discernere con saggezza e accogli il nuovo!

Sappiate inoltre che la vostra coscienza come accende  e stimola l'energia una volta che è libera, così la trasforma. Dentro ognuno di voi, in quanto Esseri creatori (avete letto il post precedente tratto dalla canalizzazione di Adamus, che ho intitolato FEAR - FREEDOM - LOVE ? Leggetelo e capirete di che cosa sto parlando...)  possedete la capacità di essere trasformativi. Esatto! Da donne e uomini liberi e liberate/i voi agite proprio come un trasformatore di corrente, un trasformatore di energia. L'intento nobile di un Essere di luce che abbia consapevolezza di essere "Colui che è" vi dà la potenzialità e quindi il potere di trasformare le ombre in luce, l'energia negativa in positiva, l'odio e il rancore in amore e compassione.

Ricordate la Preghiera semplice di Francesco di Assisi? 

O Signore fa' di me uno strumento della tua pace
dov'è odio, ch'io porti l'Amore,

dov'è offesa, ch'io porti il perdono, 

dov'è dubbio, ch'io porti la fede,
dov'è errore, ch'io porti la verità,
dov'è disperazione, ch'io porti la speranza,
dov'è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Signore, fa' ch'io non cerchi tanto
d'esser consolato, quanto a consolare,
d'esser compreso, quanto a comprendere,
d'essere amato, quanto ad amare,
poiché
è dando che si riceve,
perdonando che si è perdonati,
morendo, che si risuscita a vita eterna. 


Grazie Francesco, che altro aggiungere alla tua dolcissima invocazione? Le tue parole vibrano in me ancora adesso; dopo tanti secoli, sei ancora capace di farmi 
vibrare il cuore! 
Che altro dire a voi, amiche mie, amici miei, se non: " andate per il mondo e abbiate in voi la consapevolezza di trasformare le tenebre in luce" e, quand'anche usaste del denaro dall'azienda più sporca e mafiosa di questo pianeta e foste capaci di trasformarla in luce, quale bene più alto potreste fare al vostro Signore e quindi a voi stessi e al mondo? A colui che ha permesso alle tenebre di esistere, per essere trasformate in luce e all'assassino di uccidere per poter piangere con tutte le lacrime il suo delitto e offrirsi alla causa della libertà, del perdono e della pace nei cuori? 
Che diritto avete voi di stabilire cosa sia giusto, cosa sia sbagliato???
Benedite e non maledite! E, soprattutto non giudicatevi, non giudicate per non essere a vostra volta giudicati.

Il sistema del network è uno strumento che potremmo usare facendo agire soprattutto e prima di tutto il cuore. Funzionerà, se daremo a noi stessi la possibilità di essere Dèi Creatori, quali siamo!  Se sarà la condivisione, la compassione e il sentimento di fratellanza a inviare l'input al cervello ad agire. 
Non aspettiamo oltre! Non nascondiamoci più dietro un filo d'erba. Usciamo allo scoperto e proclamiamo la nostra Sovranità al mondo intero. Esso non aspetta altro che questo, pena la sua stessa estinzione! 
Namasté!




Con amore fraterno.
Vostro 
Dinaweh     

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